IL “LIBERTARIO” PD VUOLE LA TAGLIOLA, LA SEDICENTE DESTRA E’ COMPLICE DELLA DITTATURA DEL PATACCARO
SOSPESI I LAVORI IN SENATO, CONVOCATA D’URGENZA LA CAPIGRUPPO…I SENATORI DELLE OPPOSIZIONI CONTINUANO A FARE LEGITTIMAMENTE OSTRUZIONISMO ALLA LEGGE TRUFFA DEL MEGALOMANE
Sospesi i lavori in Aula al Senato mentre è in corso la votazione degli emendamenti sul ddl costituzionale sulle riforme e convocata d’urgenza la capigruppo.
Il presidente Piero Grasso ha accolto la richiesta di sospensione presentata in Aula dal presidente dei deputati del Pd Luigi Zanda.
Lo ha annunciato la presidente di turno Valeria Fedeli rispondendo proprio alla richiesta di Zanda, appena intervenuto. «Il presidente Grasso chiede di sospendere i lavori e convoca immediatamente la capigruppo», ha detto la senatrice democratica. Zanda nel suo intervento era stato molto critico sulla lentezza delle votazioni sugli emendamenti: «Debbo constatare anche questa mattina l’andamento dei lavori dell’Aula – ha detto in Aula – Siamo qui da un’ora e mezza e sono stati votati cinque emendamenti. Ieri abbiamo fatto appello perchè venissero ridotti gli emendamenti. Molti di questi possono essere riassunti e trattati senza dilungarci in successive discussioni».
«Vorrei chiederle di riferire al presidente Grasso la richiesta di convocare ancora una capigruppo perchè vorrei in quella sede politica ripetere l’appello a che i gruppi prendano atto della situazione che si sta creando e assieme si possa riflettere su quale sia la strategia possibile per dare al dibattito lo spazio che serva ma anche a renderlo conclusivo», aveva concluso Zanda.
La decisione del Pd di non usare la «ghigliottina», quindi di non contingentare i tempi, non esclude che poi la prossima settimana si adotti una decisione che vada in direzione opposta: tutto dipenderà , secondo quanto si apprende, dal governo.
E dopo la sospensione dei lavori di stamane su Facebook si scatenavano i commenti dei reppresentanti del Movimento 5 Stelle a partire da Maurizio Santangelo che scrive«Nuova riunione di capigruppo richiesta da Zanda (Pd). C’è aria di ghigliottina”
Interviene anche Vincenzo D’Anna, di Gal che si scaglia contro la «minaccia» di dimezzare i tempi di discussione: «Aleggia la parola ghigliottina, il discorso è “attenti a voi che tagliamo i tempi perchè state dando fastidio”. Ma noi non desisteremo, perchè noi non stiamo difendendo i nostri augusti deretani ma un principio abbastanza marginale, che si chiama diritto del popolo italiano a scegliersi i parlamentari. Non stiamo discutendo delle prebende. Andate di fretta perchè la tempistica presuppone le elezioni anticipate – ha proseguito il senatore di Gal rivolgendosi alla maggioranza – Voi state facendo peggio della legge Acerbo, volete il potere con il 25% dei voti.”
Intanto era già stato respinto il primo emendamento messo in votazione, i senatori delle opposizioni continuano a fare ostruzionismo utilizzando ogni appiglio offerto dal regolamento.
Oltre alle dichiarazioni di voto su ogni emendamento (10 minuti a testa), molti 5 stelle intervengono in dissenso o per chiedere chiarimenti sulla richiesta della votazione elettronica o su altro.
Se l’ostruzionismo dovesse continuare, il primo via libera al testo delle riforme potrebbe arrivare a settembre e l’approvazione definitiva a metà 2015.
Corradino Mineo, senatore “dissidente” del Pd, ha la soluzione per sbloccare l’impasse: “Basterebbe che il governo accettasse due sole modifiche – continua – la prima per sancire l’elezione popolare diretta dei 95 senatori, invece di delegarla alle alchimie dei consigli regionali. La seconda per ridurre il numero dei deputati, che oggi sono 630”.
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