IL PAPA’ DI GIRONE: “LATORRE? NON LO SENTIAMO PIU'”
L’ASSENZA DEL MARO’ AL RIENTRO DI GIRONE NON E’ PASSATA INOSSERVATA… IL PADRE DI GIRONE: “BASTA POLEMICHE POLITICHE”
C’è un’assenza che qualcuno ha notato, sabato pomeriggio a Ciampino, quando Salvatore Girone, dopo tre anni e tre mesi di soggiorno obbligato nell’ambasciata italiana in India, è riatterrato in Italia. Quella di Massimiliano Latorre.
Accomunati da un unico destino dal giorno in cui vennero arrestati, sono sempre stati «i due marò».
Gemellati nelle cronache e nell’immaginario, anche se il capo di prima classe Latorre, rispetto al sergente Girone, è tornato in Italia da due anni, a causa di problemi cardiaci.
Forse per questo qualcuno si aspettava di vederlo in trepidante attesa sotto l’aereo di Stato, magari con la sua nuova compagna Paola.
Invece a Ciampino non c’era. Michele Girone, il papà di Salvatore pare averlo rilevato.
L’ha chiamata Latorre?
«Assolutamente no».
Ma vi siete sentiti ultimamente?
«A dire il vero non lo sento da tempo. E mi auguro che stia bene, con le terapie. So che la situazione è stata anche piuttosto seria».
A Ciampino non c’era.
«Eh no, non è venuto…».
Siete rimasti sorpresi?
«Al momento abbiamo quello che abbiamo tanto voluto e per il quale abbiamo molto pregato: mio figlio è tornato. Dovete scusarci, ma noi vogliamo pensare a questo e vivere la nostra emozione enorme in privato».
Lei non voleva commentare la notizia del rientro di suo figlio. Diceva: prima lasciamolo arrivare. Ora che è qui?
«È stato meraviglioso l’altro ieri. E oggi stupendo. Bello, bello, bello… Come si fa a spiegare la gioia di una famiglia?».
Suo padre, «l’ultimo nonno» che Salvatore Girone ha trovato al suo rientro, ha commosso l’Italia. Ha abbracciato il nipote e poi ha avuto un mancamento.
«Sì, ma sta meglio. Avevamo provato a prepararlo. Ma sono emozioni troppo grandi».
Avete pranzato tutti insieme a casa vostra solo per sfuggire all’assedio delle telecamere?
«Anche. Stiamo cercando di ricostruire una normalità ».
Sua moglie cosa ha preparato per il primo pranzo italiano del figlio?
«Noi siamo in un quartiere di mare. E quindi pesce. E naturalmente cozze pelose».
Come sarà adesso la vita di Salvatore nel quotidiano?
«Questo non lo sa neanche lui. La situazione non è chiara. E la vicenda non è ancora conclusa».
E dunque?
«Intanto vorremmo ritrovare una vita come quella di tutte le famiglie. Ci aiuterebbe molto che politica e media non polemizzassero ancora su questa vicenda».
Girone e Latorre. Nessuno al momento sa dire se si rincontreranno. Non ne parla Vania, la moglie schiva e riservata di Girone: «Non c’è una frequentazione. Ciascuno fa la propria vita. Lui ha avuto problemi di salute molto gravi».
Paola, la donna che durante questa vicenda ha preso il posto della moglie di Massimiliano, non rilascia dichiarazioni.
Ma a chi l’ha sentita ha assicurato che non c’è «alcuna frattura», che i contatti con la famiglia «ci sono stati in questi anni. Insomma non c’è nessun problema». Massimiliano è «contento che Salvatore sia tornato. Per lui è stato un gran sollievo».
E allora perchè non andare a prenderlo in aeroporto? Per motivi di salute?
«La terapia procede e anche la riabilitazione», ma a dissuaderlo sarebbe stata «la cautela: la situazione è talmente delicata, e ancora non conclusa, che prudentemente si è scelto di capire prima cosa si possa e cosa non si possa dire e fare».
(da “il Corriere della Sera”)
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