IL SINDACO E DEPUTATO LEGHISTA CHIAPPORI E LA NOMINA AD AMMINISTRATORE DI UNA CONTROLLATA DI UN “MAPPATO” COME ESPONENTE DELLA ‘NDRANGHETA
A DIANO MARINA IL SINDACO LEGHISTA NOMINA DOMENICO SURACE AD AMMINISTRATORE DELLA MUNICIPALIZZATA G.M. … IL CASO ERA STATO RIVELATO DALLA CASA DELLA LEGALITA’: ECCO I DETTAGLI
Le carte sono quelle. Non c’è questione di “omonimia”.
Le carte ci dicono che il Domenico Surace è “mappato” come esponente della ‘ndrangheta, ed i fatti ci dicono che è stato nominato dall’onorevole Giacomo Chiappori, sindaco leghista di Diano Marina, ad Amministratore della municipalizzata G.M.
Come Casa della Legalità abbiamo sollevato la questione la scorsa settimana, Marco Preve l’ha ripresa su Repubblica.
Ribadiamo punto per punto il tutto, riportando di seguito il testo integrale in cui davamo conto di tutto.
Sono Atti ufficiali, della Prefettura e del Ros.
Comunque ecco qui, di seguito, quanto il Presidente della Casa della Legalità ha scritto a SanremoNews, in risposta al sindaco Chiappori ed alle dichiarazione del Domenico Surace.
Quando un soggetto è “mappato” dall’Antimafia non si può ignorare la questione. Questo vale anche per il Surace Domenico, nominato su iniziativa del sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, alla guida della municipalizzata G.M.
Fortunatamente i reparti investigativi sanno fare bene il loro lavoro e, come si è dimostrato, non fanno una “caccia alle streghe”, bensì indicano soggetti di cui si è accertato il ruolo ed il legame con l’organizzazione mafiosa.
Se indicano il Surace Domenico una ragione c’è.
Il nome di Surace Domenico, già amministratore pubblico al Comune di Diano Marina, compare non soltanto nella “mappatura” ufficiale delle cosche dell’imperiese redatta dalla Prefettura (e consegnata alla Commissione Parlamentare Antimafia), sulla base di dati già acquisiti (e non in corso di valutazione!), ma compare anche negli Atti dell’indagine Maglio del ROS di Genova.
Per meglio chiarire riportiamo qui alcuni brevi passaggi direttamente da questi Atti già noti, così da meglio chiarire la questione ed al contempo evitando di arrecare danno alle attività in corso. Ecco qui:
Saso Alessio: io conosco anche Papalia …
La Rosa Vincenzo: Giacomo Fiorello lo conosce…
Saso Alessio: Giacomo Fiorello lo conosco, mi dà una mano anche lui, quello che ha la discoteca, no?
…omissis…
La Rosa Vincenzo: su Diano Marina ?
Saso Alessio: su Diano Marina anche i Surace sono (le voci si accavallano) … quello che fa il… il consigliere comunale…
In riferimento al citato Papalia risulta interessante sottolineare che, il 24 agosto 2009, i fratelli Papalia Francesco (residente a San Bartolomeo a Mare – IM) e Giovanni erano stati protagonisti di una conversazione con Oppedisano Domenico cl. ’30 e Oppedisano Michele cl. ’69, conversazione che veniva registrata nel corso dell’intercettazione ambientale presso l’aranceto dell’Oppedisano Domenico, che aveva per oggetto questioni connesse al conferimento di “cariche” e all’efficacia delle stesse a seguito di ratifica che sarebbe avvenuta presso il santuario della Madonna di Polsi il 2 settembre successivo.
L’abitato di Diano Marina (IM) vede da tempo l’esistenza di personaggi riconducibili ad un ben determinato contesto mafioso.
Non è “Abbondanza” che vede “coppole e lupara” dappertutto, o che avrebbe qualche “particolare acrimonia” verso il sindaco leghista di Diano Marina.
Si tratta di dati ufficiali che gli Amministratori Pubblici, come un Sindaco dovono conoscere, perchè non solo è inaccettabile la contiguità o peggio, ma è inaccettabile anche l’ingenuità o la superficialità !
Mi si domanda come fa a conoscerli?
Semplice: prima di nominare qualcuno, così come prima di assegnare lavori pubblici, licenze o concessioni, si procede alle verifiche del caso.
Come farle?
Semplice, in questo caso bastava che il Sindaco, una volta individuato il nominativo prescelto, o la rosa di nomi su cui si stava valutando la scelta, chiedesse alla Prefettura se vi fossero elementi di rilievo in merito al nome o ai nomi su cui si stava valutando.
La risposta dell’on. Chiappori (“il Prefetto doveva avvisarmi”) non sta in piedi, perchè il Prefetto non legge “nel pensiero” del sindaco Chiappori e quindi non poteva certamente immaginarsi chi questi pensava di nominare, per poterlo avvisare.
Chiappori non deve dare segno di arroganza o indispettirsi…
E’ vero che non sapeva chi fosse Surace?
Ora lo sa, prenda atto dei fatti e proceda a rimuovere Surace dalla guida della GM.
Per dovere di completezza, bisogna anche segnalare che il Surace è soggetto che, direttamente e con la propria famiglia, opera chiaramente (e lo si può constatare anche dalla vicenda Saso agli Atti dell’indagine “Maglio”) per influenzare l’esito elettorale.
Non è certamente un caso che abbia appoggiato il sindaco Chiappori che poi lo ha nominato.
E sempre il Surace ha anche appoggiato (nella medesima tornata elettorale dello scorso anno) il sindaco Armando Biasi di Vallecrosia, altro Comune al centro delle verifiche antimafia e che già indicammo, come Ventimiglia, nell’agosto del 2010.
Vallecrosia è infatti un altro centro nevralgico degli interessi consolidati della ‘ndrangheta nel ponente ligure, dove, a sostegno del Biasi, già alle precedenti elezioni, si erano mossi, con tanto di volantinaggi, ad esempio, quei Macri’ poi arrestati perchè, per riaffermare il “potere” della ‘ndrangheta, volevano scatenare una “guerra” ed uccidere i Carabinieri che osavano indagare.
Per noi, Casa della Legalità , non conta il colore “politico” delle Amministrazioni. Bisogna guardare ai fatti e, quando è necessario, denunciarli, puntando i riflettori e facendo nomi e cognomi.
Noi lo abbiamo fatto e lo facciamo.
Inoltre, credo opportuno sottolineare che non si deve mai confondere il contrasto alla ‘ndrangheta, ed agli uomini che, in diversa misura, ne fanno parte o le sono legati o collegati, con “un attacco ai calabresi”… e proprio per questo bisogna impedire agli ‘ndranghetisti di farsi scudo, come cercando sempre di fare, della “comunità calabrese”.
Il Presidente della Casa della Legalità – Onlus
Christian Abbondanza
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