ILARIA CUCCHI SCRIVE A GRILLO: “ARGINA DI MAIO, FA CHE IL MOVIMENTO NON PERDA LA SUA IDENTITA’ SUL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI”
“BASITA DALLA POSIZIONE DI DI MAIO CHE CONTRADDICE ANNI DI BATTAGLIE DEL M5S”
Caro Beppe Grillo,
ho deciso di scriverti dopo le ultime prese di posizione del Movimento da te fondato e che io rispetto profondamente come ho sempre dimostrato di fare.
Io, a differenza di tanti, soprattutto politici, credo di avere buona memoria.
Non ho dimenticato il fatto che tu sia stato uno dei primissimi a dimostrare a me, e a ciò che purtroppo la mia identità personale ha rappresentato e rappresenta in questi anni difficilissimi, la tua particolare sensibilità per i diritti umani.
Non ho dimenticato il tuo coraggioso invito al primo “VaffaDay” a Patrizia Moretti, madre divenuta anch’essa, suo malgrado, simbolo per la battaglia di giustizia e verità sugli abusi di Polizia.
Non ho dimenticato di essere io stessa stata invitata da te e dal tuo Movimento a tante altre iniziative anche in Parlamento, tutte caratterizzate dalla battaglia per il riconoscimento dei diritti umani.
Io e Fabio Anselmo, che credo tu ben conosca, abbiamo accolto con entusiasmo il tuo invito alla conferenza che avete organizzato alla Camera dei deputati per discutere sulla prima approvazione del disegno di legge sulla tortura che è stato poi modificato.
Ho avuto l’onore di conoscere e lavorare insieme a Fabio, con numerosi deputati del tuo Movimento che stimo e rispetto profondamente quali Alessandro Di Battista, Giulia Sarti, Vittorio Ferraresi e me ne dimentico certamente altri ai quali chiedo umilmente scusa.
Quello che leggo oggi su HuffPostsulla presa di posizione di un tuo esponente di spicco (a proposito dello sgombero di piazza Indipendenza) mi lascia assolutamente basita. Spero ci sia un errore.
Giustificare quella frase terribile che non voglio nemmeno ripetere ma che aveva tutta l’aria di essere un ordine impartito in una operazione di ordine pubblico, e che comunque mai e poi mai avrebbe dovuto essere pronunciata da un Pubblico Ufficiale che rappresenta lo Stato, significa, al di là delle motivazioni, veritiere o meno che l’hanno ispirata, voler legittimare di fronte ai cittadini un qualcosa di molto simile alla legge del taglione, comunque un atteggiamento che ancora, per il momento, la nostra Costituzione vieta. Per fortuna.
Caro Beppe, io mi sono sentita orgogliosa del fatto che anche la Sindaca Raggi abbia voluto costituirsi parte civile con il comune di Roma affianco a me e alla mia famiglia per il nuovo processo per la morte di Stefano, ma, ti prego, fa che il Movimento da te fondato non perda la sua preziosa identità proprio in una materia così delicata come il rispetto dei diritti umani.
Mi affido a te.
Ilaria
(da “Huffingtonpost”)
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