IL VACCINO JOHNSON & JOHNSON SARA’ CONFEZIONATO AD ANAGNI: LA CATALENT PRODURRA’ 400 FIALE AL MINUTO
LA PRODUZIONE DOVREBBE INIZIARE AD APRILE, OBIETTIVO 200 MILIONI DI DOSI PER L’EUROPA ENTRO L’ANNO
Dopo quello di AstraZeneca anche il vaccino di Johnson & Johnson verrà confezionato ad Anagni, in provincia di Frosinone, della multinazionale farmaceutica Catalent
Lo stabilimento è nato negli anni ’60 ed è stato a lungo gestito da Bristol Myers Squibb. Lo scorso anno è stato poi acquisito dalla statunitense Catalent, leader globale nella fornitura di tecnologie avanzate di delivery, soluzioni di sviluppo e produzione di farmaci di sintesi, biologici, terapie geniche e prodotti da banco.
Un’azienda che, esplosa la pandemia, ha puntato sui farmaci contro il Covid-19, iniziando a infialare il vaccino di AstraZeneca. E la stessa cosa farà appunto ora con il medicinale messo a punto da J&J, che ha ottenuto l’autorizzazione europea e grazie a cui l’Italia punta all’attesa accelerazione nella campagna vaccinale.
Catalent avvierà così una seconda linea di produzione ad Anagni, raddoppiando l’attività relativa al confezionamento dei vaccini.
Johnson & Johnson ha assicurato all’Unione europea la fornitura di 200 milioni di dosi di vaccino entro l’anno e l’Ue avrebbe la possibilità anche di raddoppiare il quantitativo.
La produzione dovrebbe iniziare il mese prossimo e dovrebbe portare Catalent a confezionare centinaia di milioni di dosi, riempiendo all’incirca 400 fiale al minuto, chiudendole e preparando poi il prodotto per la spedizione.
Un’attività che sempre Catalent, per quanto riguarda il vaccino di J&J, compie anche in uno stabilimento di Bloomington, Indiana. Janseen, l’azienda americana che produce il vaccino J&J, ha stretto del resto lo scorso anno una partnership con la Catalent, che ha sede in New Jersey. Lazio dunque sempre più hub anti-Covid.
(da agenzie)
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