IN CORSO L’INCONTRO CON LA COMMISSIONE: “DURISSIMO EVITARE L’INFRAZIONE”
IL 2% POTREBBE NON BASTARE, PREVISTI TAGLI A QUOTA 100 E REDDITO DI CITTADINANZA
A pochi minuti dall’incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker prevale il pessimismo a Palazzo Chigi mentre si fa strada anche l’ipotesi che il capo del governo porti al tavolo del confronto con Bruxelles un abbassamento del deficit al 2%.
Uno scenario che – spiegano fonti di Palazzo Chigi a Repubblica – “non è confermato, nè smentito” e che comunque ha contribuito ad abbattere lo spread di oltre 15 punti in mattinata.
Secondo le stesse fonti poi, come riportato da molte agenzie di stampa, i saldi sono stati messi “nero su bianco”, ma tutti sono consapevoli che “sarà durissima evitare la procedura d’infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia”.
A Palazzo Chigi, riferisce invece l’Adnkronos, ci sarebbe “grande preoccupazione” sull’esito della trattativa.
I saldi sono cambiati, ma “non al punto di accontentare le richieste dell’Europa, che vorrebbero scendessimo sull’1,8%”. Per il governo gialloverde si tratterebbe di una richiesta “impossibile” da accettare. Preoccupazione anche da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, nel corso della colazione al Quirinale con il premier Conte e diversi ministri, parlando della trattativa del governo con la Commissione europea, ha auspicato – si è appreso – che si possa trovare un accordo, perchè la procedura d’infrazione rischia di creare problemi pesanti all’economia del Paese. L’auspicio di Mattarella è stato condiviso dai presenti. Si è anche parlato di bilancio Ue con un allarme su alcune proposte di riforma dei meccanismi che potrebbero danneggiare in futuro l’Italia.
Quel che ormai pare certo è che Conte si presenterà a Juncker con una proposta che prevede una riduzione della dote per le due misure cardine della Maggioranza gialloverde, quota 100 e reddito di cittadinanza.
Anche se La Legge di Bilancio approvata alla Camera non include le norme in quanto tali, ha però previsto i fondi necessari alla loro attuazione. Ora l’esecutivo pensa di ridurre questi “bacini” alleggerendo il peso della Manovra e portando così il deficit dal 2,4% stimato dl governo, a un livello più gradito a Bruxelles.
L’incontro con Juncker è previsto alle ore 16 al Palais Berlaymont, sede della Commissione europea.
(da agenzie)
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