IN ITALIA LE BUSTE PAGA PIU’ BASSE TRA I PAESI INDUSTRIALIZZATI: 18% IN MENO DEI FRANCESI, 44% DEGLI INGLESI
RAPPORTO EURISPES: A PARITA’ DI POTERE D’ACQUISTO, L’ITALIA AL 23° POSTO SU 30, CON UN SALARIO MEDIO DI 14.700 EURO…. SUPERIAMO SOLO I PAESI DELL’EST E IL PORTOGALLO: STIPENDI INFERIORI DEL 28% RISPETTO AI TEDESCHI, DEL 19% AI GRECI, DEL 14% AGLI SPAGNOLI… SIAMO SOTTO DEL 23% RISPETTO ALLA MEDIA EUROPEA
Tanto per chiarire un volta per tutte che la vera emergenza italiana è quella sociale e non certo quella giudiziaria, un buon punto di riferimento per valutare la situazione ci viene dal Rapporto 2010 dell’Eurispes : gli italiani hanno gli stipendi più bassi tra i Paesi industrializzati.
A parità di potere d’acquisto, nell’area Ocse, il nostro Paese occupa il 23° posto sui 30 paesi monitorati, con un salario medio netto annuo che ammonta a 21.374 dollari, pari a poco più di 14.700 euro.
Tra i paesi con il maggior salario medio netto annuo per un lavoratore senza carichi familiari si collocano tra i primi dieci: Corea del Sud (39.931 dollari), Regno Unito (38.147), Svizzera (36.063), Lussemburgo (36.035), Giappone (34.445), Novergia (33.413), Australia (31.762), Irlanda (31.337), Paesi Bassi (30.796) e Usa (30.774).
Il nostro Paese, con 21.374 dollari, occupa la 23° posizione, collocandosi dopo quegli altri Paesi europei con retribuzioni nette annue intorno ai 25.000 dollari, tra i quali Germania (29.570), Francia (26.010), Spagna (24.632) e superando solo Portogallo, Turchia, Messico, Polonia, Slovacchia, Rep. Ceca e Ungheria.
La distanza dell’Italia dal vertice della classifica è notevole, essendo la differenza dei salari piuttosto elevata: i dipendenti italiani percepiscono infatti uno stipendio annuale netto inferiore di 18.557 dollari rispetto ai coreani, di 16.773 rispetto agli inglesi, di 14.600 rispetto agli svizzeri.
Abissi ci separano anche da Norvegia, Irlanda, Paesi Bassi, Germania, Austria, Svezia, Grecia, Belgio e Francia, i cui cittadini vantano salari superiori ai nostri tra i 12.000 e i 4.600 dollari annui.
Il lavoratore italiano, ad es, percepisce un compenso inferiore del 44% rispetto a un dipendente inglese, del 32% rispetto a quello irlandese, del 28% rispetto a quello tedesco, del 18% rispetto a un francese e del 14% rispetto a uno spagnolo.
In Italia un lavoratore incassa ogni anno retribuzioni medie tra le più basse dei Paesi industrializzati, mediamente il 17% in meno della media Ocse, il cui valore è pari a 25.739 dollari.
Se viene assunta come termine di paragone l’Europa a 15, lo stipendio italiano è inferiore del 23% , se l’Europa a 19 stati membri, è ancora minore del 13% rispetto alla media europea.
Secondo l’Organizzazione internazionale del Lavoro, nel corso degli ultimi 20 anni, il valore degli stipendi italiani è diminuito di quasi il 13% rispetto al Prodotto interno lordo, contro la flessione media pari all’8% nelle altre 19 economie più avanzate.
Segno evidente che sia con governi di centrosinistra che di centrodestra, la situazione è andata sempre più deteriorandosi e urgono ormai interventi concreti e improcrastinabili e non il solito cicaleccio politico.
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