INPS: “A 60.000 AZIENDE SGRAVI NON DOVUTI PER 600 MILIONI”
CONTRIBUTI INDEBITI SULLA BASE DI PRESTAZIONI DI LAVORO FITTIZIE
Recuperare almeno 600 milioni di euro dagli sgravi non dovuti a 60mila aziende, per le assunzioni di circa 100mila lavoratori che non ne avevano diritto.
E’ l’obiettivo dichiarato dall’Inps che ha verificato la posizione del milione e mezzo di assunti nel 2015: dal calcolo dell’Istituto di previdenza, la stima dei contributi non versati dalle aziende sulla base delle norme sull’esonero (8mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato) è pari a 600 milioni di euro per il triennio.
Le risorse recuperate andrebbero a riduzione del debito.
L’Inps, inoltre, stima di poter recuperare nel 2016 fino a 850-900 milioni grazie al nuovo sistema di controllo della vigilanza documentale basato sull’incrocio delle banche dati e sull’intervento preventivo anzichè uno più complicato ex-post: una volta ottenuti gli sgravi, infatti, sarebbe molto più difficile recuperare le somme mancanti alle casse dell’erario.
Il faro dell’Inps è in particolare rivolto sugli sgravi triennali previsti dallla legge di Stabilità e dal contrasto al lavoro fittizio: “Nel 2014-2015 abbiamo identificato 700 aziende fittizie e le abbiamo bloccate e 30mila finti lavoratori le cui posizioni sono state annullate. Nel 2016 contiamo di arrivare al 50% in più, quindi 500 aziende e 20mila lavoratori per un mancato esborso di 160 milioni”, ha spiegato la direttrice entrate Gabriella Di Michele secondo cui si potrebbe arrivare a “850-900 milioni comprese attività di minutaglia”.
“Il contrasto all’omissione, elusione ed evasione contributiva può dare un contributo molto importante alla riduzione del debito pubblico in Italia” sottolinea il presidente dell’Inps, Tito Boeri che poi aggiunge: “Spesso questi fenomeni sono infatti legati al nero e all’evasione fiscale. Nell’ultimo anno abbiamo investito molto sulla vigilanza documentale e sull’incrocio dei dati delle diverse banche dati”.
(da agenzie)
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