INTERVISTA A MICHELA BRAMBILLA: “DIRO’ SI’ ALLE UNIONI CIVILI, ANCHE BERLUSCONI VUOLE CHE SIANO REGOLATE”
“AL SENATO LA MAGGIORANZA DEI NOSTRI SENATORI NON CONDIVIDE LA LEGGE, MA ALLA CAMERA E’ DIVERSO”
«Chi, come me, si è sempre battuta per l’estensione dei diritti e per mettere al primo posto la tutela dei bambini, al di là dei pregiudizi di parte e di partito, non potrà che votare questo disegno di legge, con la certezza che potrà sempre essere migliorato in futuro. E io mi impegnerò per migliorarlo».
Michela Vittoria Brambilla, ex ministro, deputata di Forza Italia e presidente della Bicamerale per l’infanzia, annuncia il suo (futuro) sì al ddl Cirinnà .
E il cambio di posizione di Berlusconi?
«Nessun cambio di posizione. Berlusconi è determinato a regolamentare le unioni civili, così come a rispettare la libertà di coscienza sui temi etici. Ed è sempre stato così. Che poi la maggioranza dei nostri senatori non condivida i contenuti del ddl Cirinnà o guardi ad essi con sospetto, non è una novità per nessuno. Alla Camera gli equilibri saranno diversi».
Da laica, ci è rimasta male?
«Non si tratta di uno scontro tra laici e cattolici. Tra l’altro, io sono cattolica. Chi segue questa falsariga perde di vista il punto più importante: il superiore interesse del minore. I bambini e le bambine inseriti nella realtà di una coppia omosessuale esistono già , il legislatore non può voltarsi dall’altra parte ignorando le loro esigenze di tutela. Che possono essere garantite solo con la stepchild adoption, che li rende figli a pieno titolo con tutti i diritti di cura, mantenimento, ereditari».
L’affido rinforzato sarebbe un buon compromesso?
«Assolutamente no, sarebbe del tutto inadeguato alla protezione dei bambini, che non possono restare nel limbo di status precari e reversibili ma hanno bisogno di certezze. Scelgo senza esitazioni la stepchild».
Tanti chiedono lo stralcio.
«Non sono d’accordo. Mi impegnerò per migliorare il testo che ci arriverà dal Senato con diverse criticità . Il fronte di discussione sarà ampio e mi auguro si potrà arrivare a soluzioni più condivise. Ma chi, come me lotta per l’estensione dei diritti e per mettere al primo posto la tutela dei bambini, al di là dei pregiudizi di parte e di partito, non potrà che votare sì. Il riconoscimento delle unioni civili e degli istituti connessi non è più rimandabile, compresa l’adozione del figlio del compagno. Lo dice anche la Corte europea per i diritti dell’uomo».
Chi ha vinto il braccio di ferro in Forza Italia?
«Mi sembra davvero miserevole ridurre un tema così serio al rango infimo di uno scontro intra-partitico».
FI s’è dimostrata disattenta rispetto a un mondo che cambia?
«Un partito in cui si discute su un tema come questo è un partito che cerca di interpretare la società , un’opinione pubblica variegata che giustamente conosce anche incertezze e contraddizioni. Ma un punto deve essere chiaro: la ricchezza di una grande forza liberale quale Forza Italia è sempre stata anche la sua polifonia e la sua capacità di dare ascolto e tribuna a tutte le opinioni, rappresentando ogni diversa anima del Paese. Così accade anche oggi».
Tommaso Labate
(da “il Corriere della Sera”)
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