INTERVISTA A MUROLO: “PAITA E TOTI COME I LADRI DI PISA: FINGONO DI LITIGARE DI GIORNO PER POI GOVERNARE ASSIEME”
“NOI DI LIGURIA LIBERA L’UNICO VERO CENTRODESTRA DI OPPOSIZIONE AL PATTO DEL NAZARENO AL PESTO”
Siamo agli ultimi giorni di campagna elettorale, la Liguria è ritenuta da molti il crocevia di nuovi scenari nazionali per l’incertezza sull’esito del voto
Guardi, o gli elettori liguri avranno il coraggio di votare controcorrente una terza forza o il destino è già segnato, il voto a Toti e alla Paita è il classico voto inutile
Cosa intende? I sondaggi li danno molto vicini…
Gli stessi sondaggi che lei cita li danno intorno al 30%, se non meno. Sa cosa vuol dire? Che nessun candidato raggiungerà quota 35%
E quindi?
Sotto questa quota la legge regionale ligure prevede che il vincitore mandi in consiglio 8 consiglieri più altri sei del ”listino dei nominati” dal presidente. Sono quattordici in tutto, con lo stesso presidente 15. Ma il consiglio avrà 30 componenti. E lo statuto della Regione Liguria non prevede nè premio di maggioranza nè ballottaggio. Con 15, anche 16 o 17 consiglieri, sarà molto difficile governare.
E cosa potrebbe accadere?
Considerando che noi di Liguria Libera, ma anche i Cinquestelle e la Lista Pastorino hanno già detto che non faranno da ruota di scorta, sarebbe meglio dire che qualcosa è già accaduto dietro le quinte
Tipo?
Che Paita e Toti abbiano già concordato un bel “patto del Nazareno” in salsa ligure. Un accordo che permetta la governabilità con l’appoggio del perdente.
A questo punto votare Toti e il centrodestra vorrebbe dire votare la Paita?
Toti è uno che la Liguria la conosce per esserci venuto giusto a fare i bagni il fine settimana, ha già in tasca il biglietto di andata e ritorno. Da buon dipendente Mediaset tornerà a fare il parlamentare europeo, Minzolini insegna. Comunque resteranno i tre consiglieri regionali che si presume Forza Italia farà eleggere, giusto quelli che serviranno alla Paita per governare.
Voi di Liguria Libera non appoggerete nessuno dei due?
Lo abbiamo detto a chiare lettere: valuteremo solo i singoli provvedimenti, se risponderanno al nostro programma disponibili a votarli, ma mai alleanze con nessuno. E non solo per questo motivo…
Ce ne sono altri?
Uno fondamentale: non facciamo alleanze con inquisiti. Nel centrosinistra ce ne sono tre, in Forza Italia quattro, nella Lega due, in Fdi uno, in Ncd uno: con chi non ha avuto il buon gusto di fare un passo indietro non ci può essere accordo, per noi la legalità è al primo posto.
Oltre alla legalità Liguria Libera quali parole chiave ritiene prioritarie?
Abbiamo un programma di 92 punti diviso in sette macrosettori e alcuni punti chiave: merito, efficienza, legalità , trasparenza e consultazione. Se dovessimo governare, ogni sei mesi ci impegniamo a un rendiconto ai liguri sullo stato dei lavori.
Lei è candidato nel collegio di Genova, un motivo per darle la preferenza?
Voglio portare in Regione la voce della gente perbene e l’indignazione degli onesti. Inoltre faccio politica per passione, non vivo grazie alla politica: ogni preferenza sarà un riconoscimento al mio impegno civile, mi basta questo, è il regalo più grosso che possa ricevere.
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