INTERVISTA ALLA PRESTIGIACOMO: “PARISI E’ UN NOME CHE UNISCE. TOTI? HA GIA’ UN ALTRO INCARICO”
“ABBIAMO BISOGNO DI PERSONE CAPACI DI AGGREGARE, NON DI DIVIDERE”
«Parisi? Ha dimostrato, in un contesto come quello di Milano, di aggregare il popolo del centrodestra».
E Giovanni Toti? «Non è disoccupato, è il politico di Forza Italia che ha il più importante incarico di governo».
Stefania Prestigiacomo, fin dal ’94 fra le fila degli azzurri, elogia l’ex direttore di Confindustria, scarta l’ipotesi di una leadership di Giovanni Toti, ma allo stesso tempo precisa che il capo carismatico resta ancora Silvio Berlusconi.
Onorevole Prestigiacomo, Stefano Parisi ha già ricevuto i gradi da Silvio Berlusconi. È la scelta migliore?
«Credo che il centrodestra oggi abbia bisogno di persone con la capacità di aggregare e non di dividere, con la capacità di convincere i moderati e non di spaventarli».
All’interno di FI c’è chi ha perplessità su Parisi. C’è il rischio che si possa assistere all’ennesima scissione del partito?
«Al di là dei mugugni fisiologici io credo che oggi non esistano spazi nè condizioni per ulteriori divisioni. La parola d’ordine dev’essere quella di riunire perchè solo riunendo il nostro elettorato si può vincere».
Perchè nel centrodestra si continua a procedere per designazione e mai attraverso le primarie?
«Le primarie all’Italiana, il Pd insegna, hanno dimostrato tutti i propri limiti. Forza Italia ha un capo carismatico che è Silvio Berlusconi, in cui il nostro elettorato si identifica. Fino a che in campo ci sarà lui parlare di primarie non ha senso. Non escludo in futuro un coinvolgimento del popolo del centrodestra nella scelta del candidato premier».
Si parla anche di rottamazione. È vero che Berlusconi vorrebbe far fuori tutta la vecchia classe dirigente compresa lei?
«Non mi risulta assolutamente, c’è tutto lo spazio per nuove energie e nuove forze in grado di rilanciare Forza Italia valorizzando l’esperienza di chi ha dato molto al partito ed è riconosciuto dalla gente come un punto di riferimento».
Anche Giovanni Toti, governatore della Liguria, avrebbe più volte esternato il suo malcontento. Non ha il quid per guidare FI?
«Giovanni Toti non è disoccupato. Ha vinto, dopo una appassionante campagna elettorale all’insegna dell’unità di liberali e riformisti, le elezioni in Liguria e oggi governa una regione importante e politicamente strategica. È il politico di Forza Italia che ha il più importante incarico di governo in questo momento. Credo che sia interesse anche suo ampliare il parterre degli uomini di valore nella squadra del nostro partito e del nostro schieramento politico».
Nel centrodestra targato Parisi ci sarà spazio per Matteo Salvini e per Giorgia Meloni?
«Se l’obiettivo di Forza Italia fosse una battaglia di testimonianza potrei rispondere di no. Ma nel nostro dna politico c’è l’impegno per cambiare il Paese e per cambiare il Paese bisogna governarlo. Credo che sia Salvini sia Giorgia Meloni vogliano vincere le prossime elezioni e quindi alla fine sarà interesse comune trovare una intesa per una proposta di governo del Paese».
Giuseppe Alberto Falci
(da “Il Corriere della Sera”)
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