INTERVISTA ALL’ECONOMISTA VACIAGO: “LA RIPRESA RENZI-MARCHIONNE SI E’ FERMATA”
“SIAMO BLOCCATI DALLA PAURA”
L’Istat e la Banca d’Italia l’hanno messo nero su bianco: il Pil ha registrato una crescita nulla nel secondo trimestre e il debito pubblico, tallone d’Achille dell’economia italiana, ha toccato un nuovo record, a 2.248,8 miliardi.
L’economia italiana arranca e la crescita è una chimera.
Perchè?
“Sono finiti gli 80 euro e la ripresa Renzi-Marchionne si è fermata”, spiega l’economista Giacomo Vaciago, in un’intervista all’Huffington Post.
Il futuro è tutt’altro che roseo: “Sui prossimi mesi – sottolinea il professore – non c’è da stare ottimisti: l’effetto Brexit non l’abbiamo ancora visto sul secondo trimestre, inciderà sul terzo”.
Partiamo dai dati di oggi. Impietosi. Cosa non ha funzionato nelle politiche del governo Renzi?
“È mancato il passaggio del testimone tra il settore dell’auto, che ha trascinato la ripresa nel 2014-2015, al resto dell’economia. Se si va a vedere la produzione industriale, che è la locomotiva, si vede che si è fermata nel secondo trimestre. Sono finiti gli 80 euro e la ripresa Renzi-Marchionne si è fermata. Gli investimenti non sono stati contagiati e la ripresa si è fermata”.
È un trend che andrà peggiorando nei prossimi mesi?
“Il terzo trimestre è già iniziato male. Non vedremo ottimi numeri nella produzione industriale di luglio e agosto, ma il problema è settembre. A settembre ci arriviamo con l’ottimismo o si accumulano nuova paura e pessimismo? Andiamo avanti con il terrorismo o si calma? La probabilità di trovare un lavoro di un giovane a che punto è? Se ne deve andare o può restare in questo Paese?”.
Difficile rispondere a questi interrogativi. Cosa servirebbe?
“È chiaro che abbiamo bisogno assolutamente di una politica che dia nuova fiducia e di altre riforme, non solo quella del Jobs act, che è stata utile, ma i benefici li abbiamo già visti”.
Il cantiere del Governo sulle riforme è attivo. È sufficiente il lavoro che sta facendo?
“La ministra Madia ha promesso una pubblica amministrazione efficiente. È un miracolo. Quando incominciamo? Negli ultimi mesi abbiamo avuto paura di tutto, del terrorismo, dell’uscita inglese. Abbiamo subito una serie di shock negativi e il governo non è stato rapido a dare reazioni positive”.
Superare la paura, quindi. Come?
“Bisogna dare coraggio a chi è rimasto in Italia e rendere attraente il Paese per chi se ne è andato. Servono riforme che rendano il Paese attraente. La riforma Madia è una buona riforma, ma da che giorno entra in funzione? Per ora è per metà sulla Gazzetta ufficiale, ma non basta. L’unica vera riforma che è andata oltre la Gazzetta ufficiale è stata il Jobs act. È troppo poco. Le riforme utili sono quelle dalla Gazzetta ufficiale in poi. Bisogna lavorarci su un bel po’ e realizzare le cose”.
Che Italia è quella di oggi?
“In questo momento ci sono tre Italie. Una che non è mai andata così bene, che cresce in tutto il mondo e cresce più fuori che in Italia. Una è disoccupata e spera in un santo che la aiuti. Una tira a campare, ma ha paura. La media è vicina allo zero”.
Cosa ci aspetta nei prossimi mesi?
“Non c’è da stare ottimisti perchè il 23 giugno gli inglesi hanno fatto casino. L’effetto Brexit non l’abbiamo visto nei dati del secondo trimestre, inciderà sul terzo. Difficile essere ottimisti se il Governo non inventa qualcosa che faccia ripartire l’economia”.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply