ITALICUM, MATTARELLA AL BIVIO E DESTRA IN CONFUSIONE
L’IMPIANTO REGGERA’ A UN EVENTUALE RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE?… IN OGNI CASO RENZI HA UNA STRATEGIA, LA DESTRA BRANCOLA NEL BUIO
Nei suoi interventi, il Presidente Mattarella “mi arriva” sistematicamente come “qualcosa” di parecchio vecchio e poco appassionante, sia nei toni che nei contenuti.
Nel modus operandi, però, sta rettamente agendo. A differenza di Napolitano, parecchio pronto “a forzare” certe regole, Mattarella vi si sta scrupolosamente attenendo dando la chiara dimensione della consapevolezza Istituzionale del ruolo che gli appartiene.
In questi giorni, per esempio, in tanti lo hanno invocato auspicando un suo intervento “forte” rispetto alle dinamiche parlamentari relative all’approvazione dell’Italicum.
Al richiamo del possibile “protagonismo” avrebbe potuto anche cedere, volendo: in fondo è stato comunque un Giudice Costituzionale.
Da giurista presente a sè stesso, però, non è caduto nella tentazione dello straripamento di potere, fosse anche soltanto nella dimensione psicologica del possibile fenomeno.
Salvo sorprese – che non credo proprio ci saranno – l’Italicum diventerà legge: questo è parecchio scontato.
E’ da vedere se “l’inquilino del Colle” la promulgherà , però… In quel frangente, sì che il Capo dello Stato potrà “dire” legittimamente “la sua”.
Certo, sarà “un dire” comunque non vincolante perchè le camere potrebbero essere “insensibili” all’eventuale “richiamo” del Capo dello Stato, confermare il testo in parola e, per l’effetto, ottenere la promulgazione della Legge, ma si vedrà …
L’Italicum ha parecchie pecche. Chissà se reggerà ai possibili, futuri giudizi di legittimità costituzionale.
Al netto di questa evenienza, parecchio articolata e comunque complessa, un Senato come quello che sarà , davvero non ha ragion d’essere.
Se monocameralismo doveva essere, sarebbe stato seriamente auspicabile che fosse stato almeno “perfetto” in tutto e per tutto: due Camere, almeno nella conformazione a divenire, davvero non hanno senso, almeno per ciò che attiene al grande principio della sovranità che si apparterrebbe al popolo…
In ogni caso Renzi, al di là dello specifico “giudizio” che ognuno riterrà di formulare, ha dato vita ad una fase comunque nuova della stagione politica.
Se la destra davvero vorrà dire la sua, riuscendo ad avere un proprio, specifico peso nella storia che verrà , dovrà essere capace di fare molto più della sterile demagogia satura di slogan.
Agli hashtag dovrà essere capace di rispondere con la politica vera perchè Renzi non va semplicemente contestato, ma va messo in minoranza sostanziale contrapponendogli una dimensione politico-culturale capace di appassionare la gente e di riportare il “treno” sul corretto binario di sviluppo.
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
Leave a Reply