LA GRANDE FUGA DAI BTP ITALIA: RACCOLTI SOLO 2,1 MILIARDI CONTRO I 7-9 PREVENTIVATI DAL GOVERNO
ANCHE GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI, COME I PICCOLI RISPARMIATORI, SNOBBANO L’ASTA
La crepa di fiducia che si è aperta tra i piccoli risparmiatori italiani e il governo gialloverde si allarga.
Perchè chi teme il rischio Italia ora sono anche gli investitori istituzionali, cioè assicurazioni, banche di investimento, hedge fund, società di gestione del risparmio. Basta guardare all’esito dell’asta dei Btp Italia riservata proprio a questi soggetti: la domanda si è fermata a 1,3 miliardi.
E sommando questa cifra agli appena 863 milioni raccolti in tre giorni presso i cassettisti, il totale ammonta a 2,1 miliardi.
Il Tesoro se ne aspettava tra i 7 e i 9.
E’ il peggiore risultato di sempre tra le quattordici emissioni che si sono tenute dal 2012 ad oggi.
Letto in controluce, il risultato definitivo dell’asta dei Btp Italia rende evidente la fragilità della fiducia che risparmiatori e investitori hanno nei confronti dell’esecutivo e, allargando la prospettiva, la grande paura sulle incognite che si sono aperte sull’Italia a causa della battaglia sulla manovra tra Roma e Bruxelles e delle fibrillazioni sui mercati.
Il dato odierno è un salto qualitativo in negativo perchè rende evidente che anche gli investitori istituzionali – i grossi fondi, i soggetti cioè più solidi – non si fidano a tal punto da investire in modo massiccio sui Btp Italia.
A maggio, quando la raccolta totale fu ben più ricca (7,7 miliardi), solo gli investitori italiani, tedeschi e britannici comprarono il 73% dei titoli riservati ai soggetti istituzionali.
L’emorragia odierna, invece, si va ad aggiungere a un’altra spia preoccupante, quella accesa poco più di un mese fa – il 19 ottobre – dalla Banca d’Italia: gli investitori esteri hanno abbandonato in massa i titoli italiani negli ultimi mesi.
Da maggio ad agosto gli acquisti si sono infatti ridotti di ben 66 miliardi. La fiducia verso l’Italia è sempre più in calo.
(da “Huffingtonpost”)
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