LA LEGA ATTACCA NAPOLITANO: “IL POPOLO SOVRANO CONTA PIU’ DI LUI”: INFATTI IL POPOLO HA STABILITO CHE LA LEGA NON CONTA NULLA
DOPO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A COMMENTO DELLE FARNETICAZIONI DI BOSSI, STAMANE REGUZZONI, CHE GIA’ NON CONTA UNA MAZZA ALL’INTERNO DEL GRUPPO LEGHISTA ALLA CAMERA, BACCHETTA NAPOLITANO IN NOME DEL “POPOLO SOVRANO”… CHI INVOCA LA SECESSIONE E’ UN EVERSORE E COME TALE ANDREBBE ARRESTATO IN FLAGRANZA DI REATO: SOLO BERLUSCONI POTEVA PORTARE DEI RAZZISTI AL GOVERNO
Il capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni è intervenuto stamane alla trasmissione di Maurizio Belpietro su Canale 5 e a Sky tg 24: “Le parole di Bossi (sulla secessione) erano dirette a rivendicare il diritto di potersi esprimere”.
“Il popolo è sempre sovrano e quindi è l’unica figura che è sempre sopra il Capo dello Stato”. Ospite di Maurizio Belpietro su Canale 5, Reguzzoni interviene nelle polemiche relative alla secessione dopo le parole pronunciate ieri dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Visitando una mostra all’Eur, nella Capitale, Giorgio Napolitano aveva infatti detto: “Agitare ancora la bandiera della secessione significa porsi fuori dalla storia e dalla realtà ”.
Il Presidente della Repubblica aveva poi ricordato di aver messo “molto l’accento sulla necessità di un cemento nazionale unitario per generare la massima mobilitazione delle energie e delle risorse allo scopo di superare questa fase molto critica per l’Europa e in modo speciale per l’Italia”.
Un punto che caratterizza il mandato di Napolitano è sempre stato quello che fa leva sulle “radici dello stare insieme”.
E chi non lo accetta, ha detto il presidente, “si autoesclude dalla realtà e dalla storia”.
Stamane la replica di Reguzzoni: ” Bossi a Venezia ha fatto riferimento alla necessità che si possa esprimere il popolo, il popolo è sempre sovrano e quindi è l’unica figura che è sempre sopra il Capo dello Stato. Il popolo ha sempre diritto di dire la sua”.
Sarebbe opportuno ricordare a questo soggetto che già non conta nulla nel gruppo parlamentare che dovrebbe rappresentare (volevano infatti destituirlo) e che ieri è riuscito a votare contro una proposta del governo presentata dal leghista Alessandri, che l’articolo uno della Costituzione, impropriamente richiamato dal capogruppo leghista afferma che ‘la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’.
L’unità nazionale è fondamento delo Stato italiano e non soggetto a referendum che sarebbe pertanto “incostituzionale” fin dalle premesse.
Se poi qualcuno vuole la secessione e mina l’ordine costituzionale esiste il codice penale che basterebbe una buona volta applicare e che prevede l’arresto per eversione in flagranza di reato.
Quanto alla sovranità popolare, concordiamo: infatti il 90 % degli italiani non vuole avere nulla a che spartire con la Lega e persino la maggioranza degli elettori leghisti non vuole alcuna secessione.
Quindi non resta per gli irriducibili che la lotta armata: siamo ovviamente ansiosi di vederli scendere dalle loro Mercedes per assaltare i palazzi del governo.
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