LA LEGA FA RACCOMANDAZIONI SU CARTA INTESTATA DELLA REGIONE LIGURIA: IL SEGRETARIO BRUZZONE NELLA BUFERA
E’ VIETATO USARE LA CARTA INTESTATA DEL GRUPPO E IL LOGO DELLA REGIONE SE NON PER FINI ISTITUZIONALI, MA IL CAPOGRUPPO DELLA LEGA RACCOMANDA UNA SIGNORA “CHE CONOSCE PERSONALMENTE” AD UNA AZIENDA GENOVESE…IL MALCOSTUME DELLA SPINTARELLA TIPICA DELLA “ROMA LADRONA” DIVENTA L’ EMBLEMA DEL CARROCCIO
La letterina, svela un quotidiano genovese con tanto di foto dell’originale, è stata inviata al direttore del personale di un’azienda privata genovese, e forse non solo a questa.
Diamo una occhiata al testo: “Egregio direttore, mi permetto di trasmetterle l’allegato curriculum vitae relativo alla sig.ra….che conosco personalmente e che si è sempre contraddistinta per serietà ed operosità . La ringrazio per la cortese attenzione”.
Una letterina di raccomandazione insomma, la classica “spintarella” per favorire qualche conoscente, il tipico malvezzo italico da prima repubblica (romana).
Ma si nota la carta intestata,quella del Gruppo Consiliare della Lega Nord, con tanto di simbolo della Regione e la dicitura “Consiglio regionale – Assemblea legislativa della Liguria” ed ecco la firma : il presidente del Gruppo, Francesco Bruzzone.
La giornalista Donatella Alfonso, cui una mano amica ha fatto pervenire il tutto, a questo punto si chiede anche se l’affrancatura da 0,60 euro di posta prioritaria sia stata posta a spese della collettività , come è facilmente presumibile, visto la carta intestata della Regione.
L’azienda in questione non ha in questo momento alcuna selezione in atto ed è rimasta piuttosto sconcertata: d’accordo che qualche raccomandazione arrivi ogni tanto, ma da un politico su carta intestata della Regione mai.
Ma che ruoli ricopre Bruzzone?
E’ (per ora) il segretario ligure della Lega Nord, capolista del Carroccio alle prossime regionali e in caso di vittoria del centrodestra, è stato già indicato come vicepresidente della futura giunta Biasotti.
In pratica il numero uno del Carroccio ligure: e se il numero uno ci cade sul pisello (pardon sulla raccomandazione), figuriamo gli altri dove possono incespicare…
Siamo di fronte a una grave scorrettezza istituzionale: la carta intestata per legge non può essere utilizzata infatti se non per fini strettamente istituzionali, ovvero l’attività dei consiglieri stessi nell’espletamento del loro mandato.
Non si può altresì usare il logo della Regione nemmeno per l’attività dei partiti che i singoli consiglieri rappresentano, figuriamoci per le lettere di carattere privato.
Forse per risolvere il problema del lavoro e della occupazione dei giovani, la Lega ligure ha finalmente trovato una soluzione: inviare lettere di raccomandazione alle aziende, ma allora perchè non scriverlo in evidenza sul programma elettorale?
E poi, bau bau micio micio, non era loro i “duri e puri” che criticavano ferocemente le raccomandazioni e le spintarelle, retaggio della Roma ladrona e del sud borbonico?
Per finire ora a usare la carta intestata dela Regione Liguria per inviare curriculum di “signore che conoscono personalmente”, affrancando magari il tutto con 0,60 eurini del contribuente ligure?
E che farà mai la Lega se dovesse vincere il centrodestra, e Bruzzone se dovesse diventare vicepresidente?
Manderà per posta anche il suo santino tra la Rosy Mauro in contemplazione e Belsito pronto ad accoltellarlo?
Magari attorniati dai “dottori” della chiesa leghista (o sedicenti tali?).
Ultimamente le lettere sono diventate indigeste in Lega: Lemoncini per aver inviato una convocazione entro 4 giorni invece che 5, è stato fatto fuori dalla Lega ed ha chiesto asilo politico all’Udc, auguriamo a Bruzzone di non fare a stessa fine.
Se non altro perchè sarebbe seccante per lui dover cambiare il simbolo della carta intestata.
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