LA LEGGE NON E’ UGUALE PER TUTTI: LA CAMERA SALVA BERLUSCONI ANCHE DALLE QUERELE
DICHIARATO “NON PROCESSABILE” PER AVER INVITATO GLI INDUSTRIALI A NON DARE PUBBLICITA’ AL GRUPPO ESPRESSO… STESSA ASSOLUZIONE PREVENTIVA PER AVER DATO DEL BUGIARDO A DI PIETRO IN MERITO ALLA SUA LAUREA… I CITTADINI NORMALI NE RISPONDONO IN TRIBUNALE, IL CHE NON IMPLICA UNA CONDANNA: LUI NON CI VA NEPPURE, COSI’ RISOLVE IL PROBLEMA
L’aula di Montecitorio ha deliberato l’insindacabilità delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi in occasione del convegno dei giovani di Confindustria, tenutosi a Santa Margherita Ligure il 13 giugno 2009.
E’ stato infatti approvato il parere della giunta di negare l’autorizzazione a procedere richiesta dal tribunale di Milano nell’ambito del procedimento civile aperto sulla richiesta di risarcimento danni “per concorrenza sleale” da parte del gruppo Espresso.
Il Cavaliere, davanti alla platea dei giovani industriali, aveva attaccato il gruppo Espresso, “colpevole” di creare un clima di pessimismo nel Paese. “La situazione della crisi – aveva detto il premier – è quella che conoscete. Bisognerebbe non avere un’opposizione e dei media che tutti i giorni cantano la canzone del pessimismo, del disfattismo, del catastrofismo”.
Un attacco che si era chiuso con l’esortazione agli industriali a far la loro parte, ovvero “a non dare pubblicità a chi si comporta così”.
La Camera, inoltre, ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del premier per gli attacchi al leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, durante ‘Porta a Porta’.
Berlusconi aveva definito bugiardo l’ex pm, mettendo in discussione la validità della sua laurea.
Se il premier ne era cosi certo, quale migliore occasione per dimostrare in tribunale che la chiacchierata laurea di Di Pietro era taroccata?
Ha perso un’occasione per farlo forse?
O ha preferito lanciare il sasso e ritrarre la mano?
Al di là delle valutazioni politiche e del confronto anche duro ed acceso, è legittimo cercare di danneggiare un altro gruppo editoriale concorrente invitando la platea degli industriali a boicottarne la raccolta pubblicitaria?
Anche questo stava scritto nel programma del Pdl?
E a che pagina era indicato che i processi personali si evitano?
La regola vale per tutti i rappresentanti del Pdl o solo per il premier?
Scusate ma non riusciamo a trovarlo nel programma.
E questa sarebbe una destra?
Ma dov’è finita la destra che poteva camminare a testa alta, senza tacchi e cerone?
Dov’è finita la destra del popolo, dei cittadini onesti, la destra della solidarietà , della legalità , della difesa delle istituzioni, dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la destra anti-Casta e anti-privilegi?
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