LA LOMBARDI DIVENTA FANS DI DI MAIO: COSA NON SI FA PER GARANTIRSI LA CANDIDATURA IN REGIONE LAZIO
PRIMA ERA CRITICA SU TUTTO, ORA FA LO ZERBINO: “DI MAIO NON E’ UN CAPO A TEMPO, IL VOTO DEGLI ISCRITTI VA RISPETTATO”… MA QUALI ISCRITTI? HA VOTATO SOLO IL 20,6% DEGLI AVENTI DIRITTO
“Grillo è sempre il garante, ma come ha detto quando ha tolto il nome dal simbolo, adesso il MoVimento deve camminare sulle gambe delle persone che se ne faranno carico”.
Queste le parole di Roberta Lombardi, del Movimento 5 Stelle, a Repubblica.
A proposito della sovrapposizione delle cariche di candidato premier e capo politico ha commentato:
Era un’esigenza di legge. Ricordo bene il 2013, quando eravamo in fila per il deposito del contrassegno e serviva un capo. In quel momento era Grillo e i giornali ci attaccarono definendoci antidemocratici. Ora le primarie hanno affidato a una persona la responsabilità di portarci alle elezioni.
Lombardi smentisce che Di Maio sia un capo a tempo:
No. A Luigi i nostri iscritti hanno affidato il compito di portare avanti l’indirizzo politico e la guida del Movimento. Il voto va rispettato.
Sulla scelta di candidarsi alla presidenza della Regione Lazio, fa sapere:
In Parlamento mi è mancato il rapporto diretto col territorio. Mi sono occupata di politiche abitative e sicurezza, ma la volta in cui ho sentito più utile la funzione che ricopro è quando ho potuto usare il mio domicilio parlamentare per salvare una famiglia dallo sfratto. Inutile nascondere che ho avuto qualche mese difficile – dice sul rapporto col sindaco di Roma, Virginia Raggi – Ma se non fossi profondamente convinta della bontà dell’azione politica del Movimento, non mi metterei in gioco.
Afferma quindi di non aver più parlato con la prima cittadina:
Non c’è stata occasione. Credo sia piuttosto impegnata. Sui migranti – aggiunge quindi Lombardi – possono esserci umori diversi, ma il nostro approccio è sempre stato chiaro: chi ha diritto deve essere accolto e rientrare nella ripartizione per quote, chi no deve essere rimpatriato. Sulle Ong credo non si debba generalizzare: sarà la magistratura ad appurare i fatti.
Sull’ “abusivismo di necessità ” di cui ha parlato il candidato Giancarlo Cancelleri in Sicilia, Lombardi prende le distanze:
Le parole di Giancarlo sono state strumentalizzate. In ogni caso io credo nella legalità , come tutto il M5S, e se qualcuno commette un abuso è giusto che le autorità intervengano.
(da “Huffingtonpost”)
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