LA MAGGIORANZA IMPLODE, RABBIA LEGHISTA: “SIAMO UNA COLONIA FRANCESE, SILVIO NON CI CONSULTA”
CRITICHE AL PREMIER ANCHE DAI COMPAGNI DI MERENDE DI “LIBERO” E DELLA “PADANIA”: ORA TREMONTIANI E RAZZISTI SPARANO SU BERLUSCONI…”NON HA DIFESO GLI INTERESSI NAZIONALI”: PERCHE’, LO AVETE MAI FATTO PRIMA?…DISSENTONO A PAROLE, MA NESSUNO PER DIGNITA’ MOLLA LA POLTRONA
“Berlusconi si inginocchia a Parigi”. “Alla Francia Parmalat, a noi gli immigrati”. “Silvio, ma che fai?”.
E’ un vero e proprio fuoco di fila quello che accoglie il premier con i giornali del mattino.
E stavolta le bordate non arrivano dalla stampa d’opposizione, ma da fogli solitamente amici, come La Padania, organo della Lega Nord, e Libero, di Belpietro e Feltri.
E’ il segnale di un malessere crescente negli ambienti della maggioranza, che potrebbe trovare sfogo già oggi, quando i ministri La Russa e Frattini riferiranno alle Camere sui nuovi compiti delle forze italiane impegnate in Libia e l’opposizione potrebbe chiedere un voto per verificare la tenuta dell’alleanza Pdl-Lega.
La prima pagina del quotidiano del Carroccio non lascia adito a interpretazioni: “Siamo diventati una colonia francese”, sintetizza il pensiero di Umberto Bossi il foglio verde.
“L’accusa nei confronti del Cavaliere”, spiega La Padania, “è quella di non aver difeso minimamente le nostre posizioni, di essersi fatto travolgere dalla prepotenza d’oltralpe”.
Il sì ai bombardamenti in Libia è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: le lamentele leghiste vanno dalle scalate a Edison e Parmalat da parte di gruppi francesi, alla posizione sul nucleare.
Il Carroccio rinfaccia inoltre al premier di non averlo consultato prima di fare le sue scelte, trattandolo alla stregua di un “cieco e sordo passacarte
di qualsiasi stravaganza”, e di aver travolto il lavoro di Tremonti e Maroni.
“Il quadro è fosco, a pochi giorni dalle amministrative”, conclude La Padania. Parole che sembrano indicare l’ultimo appello che la Lega è intenzionana a concedere a Berlusconi.
“Parmalat e Draghi alla Francia, a noi gli immigrati. Che affare”, titola in prima pagina Libero.
Nel suo editoriale, Maurizio Belpietro sintetizza così i risultati del vertice Berlusconi-Sarkozy:
“Se abbiamo capito bene, le intese raggiunte ieri tra i rappresentanti dei due Paesi prevedono di cedere il governatore di Banca d’Italia alla Bce, la Parmalat alla Lactalis e i nostri aerei agli interessi militar-elettorali del signor Bruni. In cambio otterremmo di tenerci i tunisini e tutti gli altri in arrivo sulle nostre coste. Non potevamo tenerci Draghi e cedere i clandestini a Sarko?”.
Quello che emerge è un quadro di forte insoddisfazione negli ambienti della maggioranza più vicini alla Lega e al ministro dell’Economia Tremonti.
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