LA MARCHETTA DI MARONI: 60.000 EURO AL MEETING DI CL, APPENA 20.000 AL FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI MANTOVA
L’ASSESSORE ALLA CULTURA SI SMARCA: “DECISIONE DEL GOVERNATORE”
Per partecipare al Meeting “culturale” di Comunione e Liberazione, in programma a Rimini dal 24 al 30 agosto, la giunta Maroni, attraverso una delibera della presidenza, ha stanziato un contributo diretto di 60mila euro.
Il Festivaletteratura di Mantova, manifestazione di portata internazionale capace l’anno scorso di raccogliere oltre 100mila persone ai vari eventi, si deve accontentare di 20mila euro e per ottenerli deve anche partecipare a un bando.
“Maroni ci spieghi il criterio di queste scelte” tuona il consigliere regionale Marco Carra.
“L’assessore alle culture, Cristina Cappellini — prosegue il consigliere — aveva detto che tutte le manifestazioni, fossero sagre, feste più o meno provinciali o festival culturali nazionali o internazionali, dunque senza distinzione, avrebbero dovuto partecipare a un bando per accedere a un contributo di massimo 20mila euro. E aveva anche assicurato che la regola era ferrea e non potevano più esserci contributi diretti di Regione Lombardia a nessun evento”.
Insomma, perchè questa disparità di trattamento, come mai si è fatta quest’eccezione? Se vale la regola che le rassegne culturali possono essere finanziate solo attraverso regolare bando, perchè il meeting di Cl, a tutti gli effetti evento culturale, si sottrae a questa normativa?
“Le due situazioni non possono essere paragonate — spiega l’assessore Cappellini — poichè l’assegnazione di fondi per il meeting di Comunione e Liberazione non è stata decisa dal mio assessorato. Si è trattato di una decisione della presidenza. Con ciò non dico che non la condivido. Il Festivaletteratura ha partecipato al bando e venerdì uscirà la graduatoria. Allora sapremo a quanti soldi avrà diritto”.
Bene che vada saranno 20mila euro, il massimo previsto dal bando.
Su un budget che per il Festival si aggira intorno al milione e 500mila euro.
Secondo Carra, però, è chiaro il modus operandi della Giunta Maroni: “Quei 60mila euro sono un obolo politico di Maroni agli alleati ciellini, un investimento per garantirsi l’appoggio necessario a tenere in piedi la sua Giunta. Al meeting i soldi della Regione non mancano mai a differenza di altre iniziative, ma per quanto riguarda uno degli eventi che caratterizzano ormai la Lombardia nel mondo, Maroni e la Lega concedono solo spiccioli: 20mila euro, decisi, evidentemente, con l’unico criterio della convenienza politica”.
Dal Comitato organizzatore del Festivaletteratura — la diciottesima edizione è in programma dal 3 al 7 settembre — non c’è molta voglia di commentare: “Non vogliamo entrare in polemica con nessuno — afferma Marzia Corraini, una degli otto membri del Comitato Organizzatore — e prendiamo atto della scelta della Giunta regionale. Per quanto ci riguarda abbiamo partecipato al bando e attendiamo l’esito. Se ne avremo diritto, incasseremo i soldi previsti”.
La querelle fra Regione e Festival si trascina da un po’ di tempo.
Da quando sul libretto ufficiale della rassegna letteraria è sparito il logo della Regione, ente che diciott’anni fa aveva contribuito a realizzare la manifestazione.
Il Comitato aveva spiegato che si trattava di una normale prassi.
Non avendo ancora ricevuto il finanziamento, la Regione non era stata inserita fra gli sponsor. Ma si era poi aperto un duro confronto con l’assessore Cappellini che aveva detto chiaro e tondo agli organizzatori che dovevano sottostare alle nuove regole: niente contributi diretti, assegnazione di fondi soltanto attraverso bandi.
Emanuele Salvato
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