LA PROPOSTA DI LEGGE DEL PD VACCARO PER AUMENTARE LO STIPENDIO DEI PARLAMENTARI
MA LETTA NON AVEVA PARLATO DI RISPARMI?
Equiparare lo stipendio dei parlamentari italiani a quelli europei ritoccando, verso l’alto naturalmente, le entrate.
La proposta del Pd, o meglio, del deputato Guglielmo Vaccaro è la seguente: aumentare gli stipendi dei parlamentari, rivedere anche le cifre dei rimborsi spese e quelle destinate ai portaborse.
La proposta di legge è la numero 495 di cui Vaccaro, fedelissimo di Enrico Letta, ne è il primo firmatario.
Una richiesta bizzarra in un momento in cui la parola chiave è ‘sacrifici’ e dove la politica del rigore dovrebbe essere applicata non solo ai cittadini ma, e forse soprattutto, alla classe dirigente.
Ebbene, il belpaese riesce a stupire sempre e in quest’Italia a due velocità ecco che spunta una proposta da molti già ribattezzata come ‘la furbata’.
La proposta di Vaccaro consiste nel dare a deputati e senatori la stessa indennità mensile netta degli europarlamentari: 6.200 euro netti contro gli attuali 5 mila ‘scarsi’, facendo registrare un bel + 24% sugli introiti.
Una volta fatta questa scelta, sarebbe direttamente indicizzata alle rivalutazioni e alle decisioni del Parlamento europeo.
Aumento anche per i portaborse, ma direttamente pagati dalle Camere per evitare che i singoli onorevoli possan girare ai loro collaboratori una somma inferiore.
Ma chi è Guglielmo Vaccaro?
Da sempre fidato collaboratore del presidente del Consiglio Letta, che lo volle nella sua segreteria tecnica tra il ’99 e il 2011 quando era ministro dell’Industria.
Lo stretto legame affonda le radici in un passato ben più remoto che risale alla margherita e ancor prima ai giovani democristiani.
(da “Ibtimes“)
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