L’AMERICA SI PREPARA A UN NUOVO 6 GENNAIO: LE MILIZIE DI ESTREMA DESTRA “PROUD BOYS”, CHE 4 ANNI FA ASSALTARONO CAPITOL HILL, SI STANNO MOBILITANDO SU TELEGRAM E TRUTH, CIANCIANDO DI COSPIRAZIONE E CHIEDENDOSI: “POSSIAMO SPARARE A KAMALA HARRIS?”
LA SOLITA FECCIA SOVRANISTA CHE VA NEUTRALIZZATA UNA VOLTA PER TUTTE
Donald Trump ritorna ancora una volta sul risultato delle elezioni del 2020, vinte da Joe Biden, e dichiara: “Non avrei dovuto lasciare la Casa Bianca”. “Non avrei dovuto andarmene” alla fine del mandato, ha detto il tycoon. “Avevamo fatto così bene, ci eravamo divertiti così tanto…”, ha aggiunto durante un comizio in Pennsylvania.
I membri dei Proud Boys, il gruppo di estrema destra dietro la rivolta a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, si stanno mobilitando a sostegno di Donald Trump in piccoli movimenti per diffondere voci di frode elettorali. Lo riporta il Wall Street Journal dopo aver analizzato decine di account su Telegram e sulla piattaforma del tycoon Truth.
Sebbene non sia chiaro cosa stia pianificando il gruppo estremista o quanto siano avanzati suoi piani, molte frange stanno amplificando le dichiarazioni senza fondamento fatte dal candidato repubblicano e dai suoi alleati sul rischio di brogli. Dopo l’incarcerazione di molti membri e leader di alto livello, come l’ex presidente nazionale Enrique Tarrio che sta scontando 22 anni per cospirazione sediziosa e altre accuse, si sono reinventati in modo più subdolo, secondo le fonti.
Ad esempio, l’account Telegram di una sezione dei Proud Boys del Texas ha recentemente condiviso un post in cui si sosteneva che fosse in atto una cospirazione dei democratici per insediare la vice presidente Harris attraverso “milioni di schede false”. Un utente che ha come simbolo del suo profilo una bandiera dei Proud Boys ha commentato: “Quindi possiamo spararle, giusto?”. La notizia arriva all’indomani della segnalazione dell’agenzie di intelligence americane di tentativi da parte di attori legati alla Russia di interferire nel voto con video falsi e teorie cospirative.
In un editoriale del Wall Street Journal, l’ex candidata repubblicana alle primarie Nikki Haley ha definito il voto di domani come un referendum su Donald Trump. “Milioni di persone lo amano, altri milioni lo odiano. Ognuno dei due gruppi voterà di conseguenza”, ha scritto Haley.
“Ma ci sono anche milioni di persone le cui opinioni su Trump sono contrastanti. A loro piace molto di ciò che ha fatto come presidente e sono d’accordo con la maggior parte delle sue politiche. Ma non condividono il suo tono e non possono perdonare i suoi eccessi, come la sua condotta il 6 gennaio 2021. Sarà questo terzo gruppo di americani a determinare se l’ex presidente tornerà alla Casa Bianca”.
(da agenzie)
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