LE GRANDI IMPRESE NON RIMBORSANO LE BANCHE: L’ 1% DELLE AZIENDE E’ CAUSA DEL 57% DELLE INSOLVENZE
A PAGARE IL CONTO SONO LE IMPRESE MINORI CHE NON RIESCONO A TROVARE FINANZIAMENTI…LE BANCHE SPESSO UTILIZZANO I SOLDI DESTINATI ALLE PICCOLE AZIENDE PER SOSTENERE I GRANDI GRUPPI
Le imprese di piccole dimensioni trovano sempre più spesso gli sportelli delle banche impermeabili alle loro richieste, in quanto le grandi aziende non rimborsano gli istituti di credito.
A questa conclusione è arrivata una ricerca commissionata dai giovani di Confapi al Centro Studi Sintesi.
L’analisi, con tanto di tabelle, è stata presentata ieri a un convegno economico-finanziario a Napoli, nel corso del quale i ricercatori hanno potuto spiegare che i grandi gruppi rappresentano appena l’1% dei soggetti affidati dal sistema bancario, ma sono poi altresì responsabili del 57% delle insolvenze.
A quel punto, sembrerebbe assurdo, sono le imprese minori che non riescono a trovare finanziamenti, perchè le banche, terrorizzate dalle sofferenze, chiudo gli sportelli a doppia mandata.
Secondo i ricercatori infatti “le risorse messe a disposizione dal sistema bancario nei confronti della piccola e media impresa pendono verso una quota ristretta di soggetti privilegiati: le grandi imprese”.
Non solo: gli sportelli utilizzano i finanziamenti destinati alle imprese minori per sostenere i grandi gruppi.
La ragione è da ricercarsi nelle nuove regole sulla concessione del credito che passano sotto la denominaziome di Basilea III e che puntano a garantire la stabilità del sistema creditizio mondiale.
In realtà queste norme si traducono in una forma di droga: da una parte si favorisce il trading, dall’altra i grandi gruppi che fino a quando non saltano per aria, godono di rating affidabili (vedi caso Parmalat).
Alle piccole imprese resta poco: sono rischiose e per le banche restano clienti complicati.
L’invito dei ricercatori è stato quello di “ritornare a selezionare e assegnare gli affidamenti in base alla capacità delle imprese di detenere ordini nel portafoglio e quindi “lavoro reale”, piuttosto che collegarli a dati contabili la cui credibilità e affidabilità è tutta da dimostrare”
Va sottolineato che mentre le grandi banche, nel 2009 , nella valutazione degli impieghi, hanno segnato un indice di meno 2,6%, sono ancora i piccoli istituti bancari che, con un + 4,9%, riescono a garantire un po’ di credito e respiro al sistema delle piccole aziende del nostro Paese.
Leave a Reply