LE SQUADRE DI MINNITI IN AZIONE A BOLOGNA: MANGANELLATE AGLI ANTAGONISTI CHE PROTESTANO CONTRO UN COMIZIO DI FORZA NUOVA, SEI FERITI
QUALCUNO AVVISI IL VIMINALE CHE ESISTONO ANCHE GLI IDRANTI, SONO UTILIZZATI NEI PAESI CIVILI (DOVE CHI ISTIGA ALL’ODIO RAZZIALE FINISCE IN GALERA)
La tensione accumulata in mattinata esplode alle 14.05: scontri in piazza Galvani fra polizia e manifestanti.
Gli agenti in tenuta antisommossa hanno spinto gli attivisti dei centri sociali fuori dalla piazza con cariche emanganellate. Sei i giovani feriti.
I collettivi sono stati respinti fino a piazza Cavour e lungo via Farini il traffico è bloccato. Una giornata di alta tensione quella di Bologna, perchè alle 19.30 in quella stessa piazza si terrà la manifestazione elettorale di Forza Nuova, mentre nelle vicine piazza Maggiore e piazza Nettuno ci saranno, dal tardo pomeriggio, presidi antifascisti.
In mattinata alcuni attivisti del collettivo Hobo hanno interrotto il consiglio comunale, esponendo uno striscione con scritto “Consiglio comunale complice dei fascisti” che è stato immediatamente sequestrato dai vigili urbani.
Poi la scena si è spostata in piazza Galvani, con un presidio del colettivo Là bas, di studenti e di altre sigle del mondo antagonista bolognese.
L’obiettivo dei manifestanti era quello di presidiare la piazza per impedire l’iniziativa. “Occupiamo la piazza e non ce ne andiamo”.
Da un lato un centinaio di manifestanti (che hanno srotolato lo striscione “Bologna antifascista” urlando slogan contro Forza nuova), dall’altro agenti in tenuta antisommossa. Il centro di Bologna militarizzato, una ventina i mezzi blindati e poi anche gli idranti.
“Oggi è la nostra Resistenza”, gridavano i manifestanti prima delle cariche.
Per Crash “la provocazione di Fiore è gravissima, noi diciamo no alla violenza fascista”. “Non è vero che tutti devono parlare”, dice Christopher, a nome di Là bas e Tpo, replicando al prefetto.
Matteo del Nodo sociale antifascista ringrazia “chi ha risposto al nostro appello”. Alessandro di Vag61 ricorda “che questi personaggi sono gli stessi che hanno intonato ‘Boia chi molla sulla Porrettana” e che hanno rivendicato l’attentato di Traini a Macerata”.
Per Andrea di Xm24 “stiamo perdendo la memoria storica. Adesso viene pure Fiore a fare una campagna elettorale di violenza”. E infine Angelo del Cua: “Ci sono anche gli universitari, impediamo il comizio di Fiore”.
(da agenzie)
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