L’ECONOMISTA GRILLINO CONTRO DI MAIO: “I MINIBOT SAREBBERO UNA FOLLIA”
ANDREA ROVENTINI E’ DOCENTE DI ECONOMIA ALL’UNIVERSITA’ DI PISA: “SONO TITOLI DI DISTRUZIONE DI MASSA”
Giggino da Avellino se l’è presa con Tria che li ha responsabilmente rifiutati e ha letto q questo no come un affronto, dal basso della sua incompetenza totale, di persona che non distingue l’economia dal congiuntivo.
Ora quello che i grillini avrebbero voluto ministro dell’economia (posto poi preso da Tra) usa parola ancora più dure: “I mini bot sono fondamentalmente una follia, non hanno niente a che fare con la buona politica economica”.
Parola di Andrea Roventini, professore di Economia alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ‘candidato’ dei 5 Stelle al ministro dell’Economia, prima che la scelta cadesse su Giovanni Tria.
“I mini bot sono titoli di distruzione di massa per l’economia italiana, bisogna stare attenti”, avverte l’economista criticando l’idea del presidente della commissione Bilancio alla Camera Claudio Borghi, appoggiata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, di introdurre i mini bot per ripagare i debito dello Stato verso i fornitori.
“Non è vero che servano solo a questo scopo, i mini bot possono essere il primo passo per l’uscita dell’Italia dall’euro, come lo stesso Borghi spiega in diversi video che circolano in rete. Il voto bipartisan alla Camera – insiste Roventini – è stato un grave errore e ha già costretto il presidente della Bce Mario Draghi e il ministro dell’Economia Giovanni Tria a precisazioni pubbliche sull’illegalità di questo strumento”, mettendo a rischio la credibilità della politica economica italiana.
“Mi ricordano i ‘patacones’ argentini, sono una politica economica voodoo, come rilevato da tutti gli economisti tranne che da qualche esponente della Lega: o aumentano il debito pubblico, e quindi sono inutili, oppure sono di fatto una moneta parallela che sarebbe dichiarata illegale dall’Europa. In ogni caso, aumentano la tensione sui mercati in un momento difficile per il nostro Paese, indicando una possibile volontà dell’Italia di uscire dall’euro”.
Ecco, conclude, “vista la situazione attuale non ci possiamo permettere questi rischi per una scelta di politica economia irresponsabile che potrebbe essere disastrosa per l’economia italiana dell’Italia”.
(da agenzie)
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