L’EVASIONE DELL’IMPRENDITORE-SPIA RUSSO, ARTEM USS, DAI DOMICILIARI HA FATTO INCAZZARE GLI AMERICANI PER LA MANCANZA DI MISURE DI CONTROLLO INTORNO A LUI DA PARTE DELLE AUTORITÀ ITALIANE
L’UOMO SAREBBE STATO SORVEGLIATO COME UN SEMPLICE LADRUNCOLO QUANDO INVECE ERA UNA FIGURA STRATEGICA PER L’ESERCITO RUSSO. ARTEM USS DOVEVA ESSERE ESTRADATO IN AMERICA
Non una fuga, ma un’esfiltrazione. La ricostruzione delle ultime tracce italiane di Artem Uss, il giovane oligarca scappato dagli arresti domiciliari a fine marzo e ricomparso ieri a Mosca, fanno ipotizzare l’intervento diretto di apparati di intelligence: «In questi ultimi giorni particolarmente difficili persone forti e affidabili mi sono state vicine…», ha dichiarato all’agenzia statale Ria Novosti . E il riferimento alle “persone forti e affidabili” sembra confermare la pista investigativa che punta sul ruolo degli 007 russi.
Non sarebbe una sorpresa: le autorità statunitensi ritengono che Uss sia il regista della rete che procurava componenti hi-tech per gli armamenti più moderni usati dai russi in Ucraina e il quarantunenne è figlio del governatore di Krasnojarsk, politico e magnate molto vicino al Cremlino.
Quello che stupisce – e che avrebbe irritato non poco l’ambasciata Usa – è la totale assenza di misure di vigilanza intorno a lui, sorvegliato come un ladruncolo e non come una figura strategica per l’impegno bellico russo.
Così all’indomani dell’ordinanza con cui la Corte d’Appello di Milano autorizzava la sua estradizione negli States, sospesa in attesa della Cassazione, Uss è uscito dalla cascina nei dintorni di Basiglio, ristrutturata in maniera lussuosa e affittata dalla moglie, dove più volte era stato visitato dai diplomatici russi.
Aveva l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico, sprovvisto però di trasmettitore Gps: ha dato l’allarme quando si è allontanato, senza permettere di seguirlo. L’ultima immagine risale alle 14,07. Le telecamere lo hanno immortalato mentre sale su una Punto nera: l’utilitaria è intestata a un cittadino bielorusso che è stato interrogato e dice di non sapere nulla.
Più inquietante quello che accade dopo soli tre chilometri: ad aspettare la Punto di Uss ci sono ben quattro Suv scuri, praticamente identici.
Lui sale su una delle vetture, che partono subito. Ma stando all’ipotesi degli investigatori non procedono in corteo: come in un film di spionaggio, prendono strade diverse, in modo da depistare eventuali inseguitori. Nemmeno un drone avrebbe potuto stargli dietro. Due le possibili destinazioni: la vicinissima Svizzera o la più lontana Slovenia.
Adesso si stanno valutando i voli di jet privati nelle ore successive da piccoli aeroporti di entrambi i Paesi. Noleggiare un velivolo per Artem Uss non è un problema. Ha gestito a lungo la Swiss Avia di Cham sul lago di Zurigo, controllata tramite una sigla delle Cayman, e ha posseduto un’ azienda aeronautica tedesca con una filiale elvetica che per anni ha mosso Falcon ed elicotteri attraverso l’Europa.
(da agenzie)
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