LIBERALIZZAZIONI: CHI VINCE E CHI PERDE
IL GOVERNO PIEGA SOLO LE BANCHE… CONTRO ALTRE CATEGORIE RIMEDIA PAREGGI E QUALCHE SCONFITTA
Ordini professionali: sconfitta.
Alla fine i professionisti si salvano (ma gli avvocati non sono contenti e scioperano). Resta l’abrogazione delle tariffe, ma entro 120 giorni il ministro vigilante (Severino) dovrà emanare un regolamento che fissi i “parametri di riferimento” per i compensi. Salta l’obbligo del preventivo, sostituito da uno “di massima” la cui mancata presentazione non sarà “illecito disciplinare” (così aveva scritto il governo). I soci esterni non potranno superare il 33 per cento del capitale degli studi.
Farmacisti: pareggio
Il quorum per abitante per aprirne una passa da tremila a 3.300: significa circa cinquemila esercizi in più. Alle parafarmacie è comunque concesso di vendere farmaci veterinari e galenici (quelli preparati dal farmacista) senza ricetta. In attesa di sapere quanti e quali farmaci di Fascia C saranno “delistati” dal ministero della Salute e quindi vendibili fuori dalle farmacie tradizionali: se saranno molti, il pareggio si trasformerà in una vittoria.
Notai: pareggio
Aumenta di qualche centinaio di unità la pianta organica dei notai, che soggiacciono anche all’abolizione delle tariffe, ma nessuna delle loro competenze viene passata — per esempio — ai meno cari avvocati. Il Senato ha deciso, comunque, che i nuovi professionisti entreranno in vigore entro un anno dal concorso (oggi ce ne vogliono almeno tre) e che dal 2015 verrà bandito un concorso annuale.
Banche: vittoria
Conti correnti (quasi) gratis per i pensionati fino a 1.500 euro e disposizioni per dare più possibilità di scelta al cliente che contrae un mutuo o chiede un prestito: nessun obbligo di stipulare un’assicurazione con la banca concedente, nullità di tutte le clausole che portano commissioni alle banche nella gestione di linee di credito. Dura reazione dell’Abi sui c/c gratis: ci costerà più di un miliardo.
Assicurazioni: pareggio
Gradito alle società il pacchetto di norme anti-frode (pene fino a 5 anni) e il non pagamento per infortuni non rilevabili (vedi colpo di frusta). Per i clienti è una buona notizia la possibilità di avere agenti plurimandatari e l’obbligo di far pagare la stessa cifra in ogni regione agli automobilisti che non hanno avuto mai incidenti.
Tassisti: sconfitta
Il controllo sul numero di licenze rimane ai Comuni e l’Autorità dei trasporti non avrà poteri “vincolanti” sui sindaci. I conducenti delle auto bianche protestano ancora per la flessibilità nei turni, la possibilità di doppia guida e la mancata concessione di sgravi su carburante e Iva.
Consumatori: vittoria
C’è un ampliamento della possibilità di intentare class action e norme molto più dure sulle clausole vessatorie nei contratti tra professionista e cliente.
Eni: vittoria
Al Cane a sei zampe verrà sottratta la proprietà di Snam Rete Gas entro il settembre 2013: le modalità sono affidate a un decreto del presidente del Consiglio che dovrà anche fissare la quota della nuova società che rimarrà in capo a Eni.
Trasporti: pareggio
Niente separazione della rete ferro-viaria da Trenitalia per ora, mentre Montezemolo e gli altri privati incassano la possibilità di non attenersi al contratto di lavoro dell’ex monopolista. Viene istituita un’Authority ad hoc, che però sulle concessioni autostradali funzionerà appieno solo da quelle future.
Grande distribuzione: vittoria
Contratti scritti e termini di pagamento obbligatori: il ministro Catania porta a casa norme favorevoli agli agricoltori nonostante la guerra fattagli dal lato potente della filiera.
Enti locali: vittoria
Il governo dovrebbe ottenere, con poche modifiche, la norma sulla tesoreria unica: regioni ed enti locali fino al 2014 dovranno devolvere a quella nazionale le risorse liquide che hanno in cassa (in genere le mettono in banca per avere gli interessi). Per il Tesoro la liquidità aggiuntiva ammonterà a 8,6 miliardi di euro e consentirà di ridurre l’emissione di titoli di Stato di 620 milioni nel triennio. Regioni e enti locali hanno già cominciato a inoltrare ricorsi legali. Vince il governo anche sulla questione dei servizi pubblici locali: la messa a gara sarà incentivata quando non imposta.
Cricche: vittoria
Grazie a un emendamento del Pd, i grandi eventi non saranno più di competenza della Protezione civile: saranno dunque assegnati tramite normali gare d’appalto.
Lobbisti: pareggio
I “sottobraccisti” che affollano i corridoi parlamentari per perorare l’interesse di questo o quel gruppo di potere dovranno sottostare a un regolamento. Ieri il Senato ne ha approvato le linee guida: tra le altre cose sarà creato un registro visibile on line delle società che vogliono fare lobbing in Parlamento e delle persone da queste accreditate. Non ci sarà , però, una (temuta) legge che regolamenti il settore.
Marco Palombi
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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