LIBERALIZZAZIONI, MAGGIORANZA A RISCHIO RUOTA LIBERA: IL PD CHIEDE DI PIU’, IL TERZO POLO MINACCIA IL NO
TUTTI SUL PIEDI DI GUERRA: RUTELLI PARLA DI RISCHIO PALUDE, BERSANI MINIMIZZA… TASSISTI E AVVOCATI ANCORA INSODDISFATTI
Troppo o troppo poco. Il decreto sulle liberalizzazioni scontenta tutti.
Se le categorie professionali continuano ad essere sul piede di guerra malgrado le modifiche ottenute, anche i sostenitori più fedeli del governo hanno il mal di pancia. “Il rischio è la palude: se la situazione dovesse degenerare, i parlamentari del Terzo Polo si riuniranno per valutare quale comportamento avere in sede di voto”, fa sapere Francesco Rutelli, a nome dell’intero Terzo Polo.
In fermento anche il Pd, ma Pier Luigi Bersani cerca di minimizzare. “Ci sono stati alcuni passi avanti e non solo passi indietro”, spiega il segretario, “rispetto alla proposta del governo c’è qualche arretramento e qualche avanzamento”.
Detto questo, “abbiamo sempre auspicato qualche sforzo in più su un arco di problemi, come quelli delle professioni, dell’energia, della benzina o dei farmaci si può fare un po’ di più”.
Come Pd, assicura, “voteremo il provvedimento, ma credo che il tema sia ancora aperto e qualche ulteriore passo si potrà fare, visto che la discussione non è finita”.
Monti difende il pacchetto.
Parole che alla fine hanno spinto il presidente del Consiglio Mario Monti a difendere l’operato dell’esecutivo.
“Puntiamo molto” sulle liberalizzazioni, dice il premier in conferenza stampa con il premier spagnolo Mariano Rajoy.
Il provvedimento serve per “liberare il nostro potenziale” .
Ma i segni di cedimento verso le lobby sono risultati evidenti a tutti.
Leave a Reply