LIGURIA: LA PERCENTUALE DEI POSITIVI RISPETTO AI TAMPONI OGGI E’ DEL 15%, LA PIU’ALTA IN ITALIA. QUELLA DEI POSITIVI RISPETTO ALLE PERSONE TESTATE PER LA PRIMA VOLTA E’ DEL 28,4%
TOTI EMANA UN’ORDINANZA RIDICOLA: DIVIETO DI ASSEMBRAMENTO SENZA SPECIFICARE QUANTE PERSONE SI INTENDA PER ASSEMBRAMENTO… SEDICENTE “COPRIFUOCO” IN QUATTRO ZONE SALVO CHE BASTA CHE DICI CHE VAI IN UN DETERMINATO BAR O RISTORANTE E ALLORA PUOI ENTRARE… NESSUN BLOCCO CHE SELEZIONI GLI INGRESSI E TUTTO DOPO LE 21, DI GIORNO SI PUO’ ANDARE DOVE CI PARE
Partiamo dai dati di oggi in Liguria: la percentuale dei positivi rispetto ai tamponi è pari al 15% (il dato più alto in Italia nelle ultime 24 ore).
Quella dei positivi rispetto alle persone testate del 28,4%, il terzo valore in assoluto in Italia.
Sono 907 i nuovi positivi registrati in Liguria nelle ultime 24 ore, la metà di quelli della Lombardia che ha un numero di abitanti dieci volte superiore.
Le persone ricoverate sono 537 (con un incremento di 67 unità nelle 24 ore), di cui 32 in terapia intensiva. Il bollettino giornaliero segnala 6 vittime ma altre 7 vittime vengono segnalate dalle singole direzioni sanitarie,
E veniamo all’ordinanza partorita dalla Regione dopo un giorno intero di discussione.
1) Divieto di assembramento
“Divieto assoluto di assembramento” dice l’ordinanza: peccato che non specifichi il numero di persone che creano un “assembramento” fatto che determinerà una marea di discussioni e ricorsi. Tre persone sono assembramento o si intende che debbano essere 4, 5 o 6? Non c’è scritto.
2) Sale giochi e scommesse
“le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo siano consentite dalle ore 5 alle ore 18”. Ammesso che siano un pericolo di contagio, cosa cambia se le lasci aperte per 13 ore? O qualcuno pensa che un patito di scommesse non si adatti a giocare prima di andare a cena?
3) Circoli ricreativi
“Si consente esclusivamente dalle 5 alle 24 i servizi di bar e ristorazione”; E cosa cambia per i pensionati che si bevono un bianchetto giocando a carte? Non giocano certo a beach volley nei circoli ricreativi.
4) Scuole superiori
“Per quanto riguarda le scuole chiediamo alla direzione scolastica regionale di passare alla didattica a distanza per il 50% degli studenti delle classi oltre alla prima superiore”.
E qui Toti si rimangia quello che ha sempre sostenuto, ovvero che le scuole non si chiudono. In pratica il 50% degli studenti delle superiori passerà alla didattica a distanza, come non si sa. Un docente si dividerà tra un’ora in presenza e poi corre al Pc per collegarsi per un’ora di didattica a distanza, per poi tornare in classe in presenza?
In ogni caso il provvedimento avrebbe senso se non ci fossero alternative che invece esistono. A Genova vi sono numerose agenzie di tour operator che hanno a disposizione bus turistici inutilizzati perchè nessuno viaggia più. Ci vuole tanto a coinvolgerli (ovviamento pagando)? Basterebbe mettere in circolazione 50 bus privati al giorno per raddoppiare le linee più critiche e permettere a tutti (studenti e non) di viaggiare in sicurezza.
5) Coprifuoco in zone a rischio
“Chiusura” della circolazione al pubblico dalle ore 9 delle sera fino alle 6 del mattino” nel centro storico, a Sampierdarena (ma solo nella parte bassa) e a Certosa.
In tali aree «si potrà circolare soltanto se si va in uno specifico esercizio commerciale, in un ristorante o in un bar”: ovvero se uno alle 21,01 dice che va al bar o al ristorante X nessuno gli dice nulla. Anche perchè «non ci saranno dei posti di blocco all’ingresso e all’uscita dei quartieri – ma dei controlli da parte delle forze dell’ordine”.
Se queste sono misure da “coprifuoco”…
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