L’ULTIMO CONGRESSO DELLA LEGA, QUANDO LA NAVE INCOMBEVA SU BERLUSCONI E BOSSI VOLEVA VIRARE
RISALE AL LONTANO MARZO 2002, ALTRO CHE GESTIONE DEMOCRATICA DEL PARTITO…ORA MARONI CHIEDE UN CONGRESSO, MEGLIO TARDI CHE MAI: MA DOVE E’ STATO IN QUESTI DIECI ANNI?
Può sembrare di dubbio gusto ricordarlo proprio in questi giorni, ma l’ultimo che si svolse dall’1 al 3 marzo 2002 al Filaforum di Assago, resta impresso nella memoria dei pochi che ancora la coltivano come “il congresso della nave”, e non solo perchè Bossi lo aprì proclamando: “Finalmente la virata è conclusa, adesso la nave è pronta a lanciarsi in mare con una rotta ben chiara e una direzione sicura”.
Come sfondo congressuale c’era inizialmente un biondo guerrieriero celtico, ma a tal punto muscoloso da richiamare certa iconografia gay (e l’apprezzamento del presidente dell’Arci-gay Grillini).
Fatto sta che dopo il discorso marinaro del Senatùr il guerriero fu fatto sloggiare e al suo posto sopra il podio arrivò un bastimento tirato da un rimorchiatore con la scritta “Stiamo girando la nave!”
Al congresso venne applaudito Berlusconi, che recava un messaggio di Mamma Rosa in dialetto milanese, e fu fischiato il rappresentante dell’Udc.
Il trentino Boso si presentò invano alla carica di presidente, la cui durata nel nuovo statuto non avrebbe dovuto superare un anno.
Bossi ebbe anche modo di maltrattare un militante che aveva pronunciato la parola “governance” e caldeggiò un ricambio generazionale (”Sta arrivando il momento di mettere i giovani”) lasciando intendere, invero in modo piuttosto approssimativo, che di lì a poco si sarebbe anche potuto ritirare.
Il congresso lo scongiurò a rimanere al suo posto, con il che la democrazia leghista ebbe il proprio compimento.
Chiamato sul palco insieme ad altri giovanissimi atleti, ricevette una medaglia l’allora quattordicenne Renzo Bossi, distintosi in alcune gare.
Comprensibilmente orgoglioso, papà Umberto sottolineò che aveva gareggiato “nonostante fosse stato affetto da influenza nei giorni scorsi”.
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