M5S, LA DOPPIA MORALE: STOP AI RIFIUTI ALTRUI MA VUOLE SPEDIRE I SUOI
DA TORINO A PARMA IL NO AI CARICHI IN ARRIVO DA FUORI, ROMA INVECE CHIEDE OSPITALITA’
La politica sui rifiuti del M5S cammina su un doppio binario.
E Torino e Roma, conquistate dal movimento di Beppe Grillo alle recenti amministrative, si differenziano sin da subito per le scelte fatte in materia di smaltimento.
A Torino infatti la sindaca Chiara Appendino ha detto no al governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che aveva richiesto al capoluogo del Piemonte di accogliere le 15 mila tonnellate di spazzatura nel termovalorizzatore del Gerbido.
I cinquestelle torinesi si sono messi di traverso. D’altro canto – ha spiegato in più di un’occasione il capogruppo in Regione dei pentastellati Giorgio Bertola – «noi ci siamo sempre opposti al pendolarismo dei rifiuti perchè è inaccettabile che il Piemonte si trasforma nella pattumiera d’Italia».
Una strategia differente da quella di Virginia Raggi, che al punto 9 del piano anti-rifiuti scrive: ««Stante i contratti in essere, si chiede priorità di conferimento rispetto a terzi che già conferiscono verso impianti Acea già esistenti (San Vittore e Aprilia-Orvieto-Terni) incardinati sull’inderogabile principio comunitario di prossimità ».
Immediata la rivolta dei sindaci di Terni e di Orvieto per una scelta che cozza con le campagne del M5S in questi anni sui rifiuti e con la strategia della Appendino.
«Quel che fa la Raggi non è che mi interessi più di tanto», dice Monica Amore, consigliere comunale del M5S a Torino. «A me interessa quello che si fa qui. Ma di certo noi dei Cinque Stelle abbiamo fatto sempre manifestazioni contro il trasporto dei rifiuti e contro gli inceneritori». Infatti basta scorrere gli archivi per scoprire che il M5S ha animato molteplici manifestazioni in giro per l’Italia opponendosi strenuamente al trasporto dell’immondizia.
Il 24 marzo del 2012, ad esempio, con i consiglieri comunali Paolo Menis e Stefano Patuanelli partecipò alla manifestazione organizzata davanti al Comune di Trieste per chiedere che fossero bloccati gli afflussi di rifiuti campani.
«Nessun Dorma» è stato invece il titolo della manifestazione organizzata sempre dai Cinque Stelle nel luglio del 2015 a Parma.
Con un corteo, promosso dal Comune e dagli esponenti locali del movimento, i fedelissimi di Grillo protestarono proprio contro «il conferimento dei rifiuti anche al di fuori dei confini regionali».
Alla contestazione presero parte tra gli altri i parlamentari Alberto Zolezzi (che ora siede nella Commissione ambiente della Camera), e la deputata Giulia Sarti, oltre ai consiglierei regionali Gian Luca Sassi e Raffaella Sensoli e l’europarlamentare Marco Affronte.
Un altro corteo, ancora, sfilò per le vie di Firenze il 12 maggio scorso, organizzato dal meet up di Sesto Fiorentino.
Ora che i Cinque Stelle sono alle prese con l’emergenza di Roma, però, sembrano aver mutato strategia. Claudia Mannino, deputata del M5S che si occupa di rifiuti, la spiega così: «Anche io ho partecipato a tante manifestazioni, e la nostra posizione non cambia. Continuiamo ad essere contrari al trasporto dei rifiuti, ma Roma ha un problema strutturale come la Sicilia».
Giuseppe Alberto Falci
(da “il Corriere della Sera”)
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