MARRA AL TELEFONO SULLA NOMINA DEL FRATELLO: “SE LA RAGGI DICE CHE NON GLIEL’HO DETTO E’ UNA BUGIARDA”
“HA PAURA DI PARLARMI PERCHE’ IO LA MANDO AFFANCULO”
Per l’ex capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra, il sindaco Virginia Raggi nella vicenda della nomina del fratello Renato a capo del dipartimento turismo, “sta facendo la vittima”.
E’ quanto emerge da una intercettazione telefonica depositata nel processo che vede Marra imputato per corruzione in concorso con l’imprenditore Sergio Scarpellini
Parlando al telefono con una amica, Raffaele Marra afferma: “basta a fare la vittima! Sta facendo la vittima. Diglielo ‘basta a fare la vittima’, si lamenta sempre! Ehm; Sempre a fare la vittima!”.
E ancora: “Io che le devo dire? Se ci sono problemi rimetto il mandato, ma più di questo che deve fare una persona? Io le ho mandato i messaggi – conclude Marra – e lei non mi risponde e io che cosa posso fà ?”.
Sempre sulla nomina del fratello Renato, Marra dice: “Mi deve dire che io so scorretto. Ha paura di dirmi che io sò scorretto. Perchè io la mando a fanculo. Se lei mi dovesse dì ‘tu non me l’hai detò, io direi “guarda, sei nà bugiarda”.
“Non vuole parlare con me perchè dice che non ha tempo. Ma non è una giustificazione. Ma perchè non vuole parlà con me? Perchè ha paura… perchè quando lei parla con me, è in soggezione… “, afferma sempre Marra nella conversazione.
Parlando del primo cittadino, Marra aggiunge: “lei mi dice ‘na cosa, se non e’ vero io ce lo dico. Come ho sempre fatto pure cò Gianni (Alemanno ndr), come aggia fatto sempre cò la Polverini. Io se la cosa non è come dicono loro, io glielo dico ma a fin di bene. Non per fare il presuntuoso. Che me ne importa a me? Glielo dico perchè effettivamente è quello che penso. Poi, voglio dì, tu puoi farci la tara… ti dico ‘guarda a me ‘sta cosa che mi dici non mi interessa, non mi piace, non la voglio fare punto e basta”.
Per Marra, Raggi “in questo momento non è in grado di sostenere la conversazione con me. E allora evita, scappa”.
In un’altra intercettazione, Marra afferma: “Lui (Grillo ndr) ha chiesto una tregua fino al 4 agosto, cioè fino al 4 dicembre, ci sono le elezioni (referendum ndr), e dopo o provvede lei direttamente (si riferisce al sindaco Raggi, ndr) o provvederà lui a cacciarmi via. Che poi cacciarmi via!? Come mi cacci via che sono un dirigente pubblico in tutto ciò?”.
(da “Huffingtonpost”)
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