MOLFETTA, 40 FORCONI MINACCIANO I DIPENDENTI E FANNO CHIUDERE LE AZIENDE DEL POLO COMMERCIALE
LA VIOLENZA AL POTERE: “TEPPISTI, CHISSA’ COSA SUCCEDERA’ ANCORA”…LA POLIZIA ERA PRESENTE, MA NON HA AVUTO ORDINE DI INTERVENIRE
Meno di un centinaio di manifestanti hanno provocato la chiusura delle aziende della zona industriale di Molfetta: il centro commerciale Mongolfiera, Decathlon e l’outlet Fashion town.
Da Exprivia, società di information technology, arriva una testimonianza diretta dell’accaduto.
“Eravamo all’Ipercoop in pausa pranzo – racconta un dipendente della società di servizi tecnologici – e abbiamo assistito alle minacce di questi ‘teppisti’ ai negozianti. Non più di quaranta persone, con alcuni ragazzi al massimo ventenni, hanno costretto i lavoratori a lasciare la struttura. Poi siamo tornati in Exprivia e sono arrivati anche nelle nostre palazzine”
In pochi minuti la situazione è degenerata. “Hanno cominciato ad urlare e inveire – continua il testimone – prima fuori dall’azienda, poi dentro, battendo i pugni contro i vetri e violando la proprietà privata.
All’inizio sembrava che la situzione si potesse risolvere, dopo che avevano parlato con i nostri responsabili, poi invece ci hanno intimato di uscire.
Abbiamo temuto che potessero danneggiare i computer e i nostri strumenti di lavoro e così abbiamo obbedito, mentre la polizia assisteva alla scena”.
Per impedire che qualcuno potesse continuare a lavorare “hanno staccato la corrente elettrica alle palazzine, dove erano centinaia di persone. Ci chiediamo, a questo punto, cosa succederà domani?”, dice temendo per nuove irruzioni.
Anche al call center della Network Contact il momento è delicato. “Stavamo raggiungendo gli uffici – dice un lavoratore – e già abbiamo intuito qualcosa dalle code allo svincolo per arrivare alla zona industriale. Chi avrebbe dovuto iniziare il turno pomeridiano non è potuto entrare e chi era a lavoro da stamattina è stato fatto uscire, compresi i dirigenti. Ci hanno costretto a chiudere i cancelli”.
La situazione in serata è più tranquilla, ma chi lavora nella zona pensa che altri manifestanti stanno arrivando per, di fatto, battere palmo a palmo tutta l’area produttiva di Molfetta.
Il sindaco Paola Natalicchio, fuori città per impegni personali, ha affidato a Facebook un commento nel primo pomeriggio: “L’Amministrazione sta vigilando sul generoso lavoro di vigili e carabinieri. Intanto a chi ha scelto di protestare dico: rispetto il vostro disagio e le vostre idee ma ogni atto di violenza e intimidazione, come quello accaduto stamattina a un’anziana signora, troverà sempre la mia e la nostra più convinta dissociazione”.
E si è rivolta agli studenti che hanno partecipato alle manifestazioni con una lettera aperta. “Perchè non prendete le distanze, subito, da chi lascia che la violenza si infiltri tra le vostre speranzose battaglie? Perchè non protestate a mani alzate, con la forza delle vostre parole e delle vostre idee, contro chi vuole barattare a basso prezzo le rivendicazioni pacifiche e nonviolente con una rivolta facinorosa in cui ogni richiesta si perde e ogni giusta rivendicazione si trasforma in ingiusta prepotenza? (…) Mi fido di voi”.
(da “La Repubblica“)
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