MOLTI BIG DEL M5S MOROSI NELLA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE
UN PARLAMENTARE SU QUATTRO NON RESTITUISCE DA GENNAIO I 2.300 EURO MENSILI… TRA LORO TAVERNA, FRACCARO, SIBILIA, MORRA, DI STEFANO
La fotografia del cambio di pelle dei 5 Stelle è anche nel numero sempre più elevato di parlamentari morosi, vale a dire indietro nella restituzione promessa dell’indennità mensile (2.300 euro minimo). Il Corriere della Sera riporta oggi la lista dei cattivi pagatori, tra cui compaiono diversi “big” del partito:
Nel Movimento adesso i morosi hanno anche nomi altisonanti — scrive il Corriere – come l’aspirante leader Paola Taverna, il sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro, quello agli Esteri Manlio Di Stefano, quello dell’Interno Carlo Sibilia e il presidente dell’Antimafia Nicola Morra. Da gennaio tutti non rimborsano più parte della loro indennità (2.300 euro mensili minimo). Più puntuale l’ex leader Luigi Di Maio che non rendiconta da aprile; il reggente Vito Crimi da maggio.
Dal sito tirendiconto.it, piattaforma sulla quale il M5S documenta le rendicontazioni, emerge un quadro pesante: su 296 parlamentari ben 79 non restituiscono più da gennaio, più di uno su quattro. Numeri che hanno spinto Collegio dei probiviri a inviare una lettera a tutti i morosi, diffidandoli per le mancate rendicontazioni e chiedendo loro di restituire quanto dovuto entro agosto. Pena eventuali espulsioni.
Nella lista dei ritardatari figurano anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina (da aprile), il tesoriere del gruppo alla Camera Sergio Battelli (da marzo), il responsabile della Giustizia Alfonso Bonafede e il presidente della Camera Roberto Fico (da maggio).
C’è poi il caso del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, moroso da febbraio, così come la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. Il record assoluto va a Marinella Pacifico, morosa dal giugno 2019. E a ruota: Paolo Nicolò Romano e Giorgio Trizzino, morosi rispettivamente da settembre e ottobre 2019.
(da agenzie)
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