MUGHINI: “QUESTO DELLA BONEV E’ UN ALTRO CASO RUBY”
IN UNA INTERVISTA, GIAMPIERO MUGHINI RACCONTA QUANDO ROSSELLA VOLLE CHE SCRIVESSE UNA RECENSIONE AL LIBRO DELLA BONEV: UNA “PORCATA INENARRABILE”… “MI RITROVAI MODIFICATO L’ARTICOLO IN UNA AGIOGRAFIA DELLA DEBUTTANTE”… “E’ UNA DONNA CAPACE DI DISTRUGGERE UN CARRO ARMATO”
E’ un’intervista un po’ arrabbiata quella che Giampiero Mughini rilascia al “Fatto Quotidano” a proposito del caso di Michelle Dragomira Bonev, l’attrice e regista bulgara premiata a Venezia con una targa inventata per volere del ministro della Cultura Sandro Bondi allo scopo di compiacere Silvio Berlusconi.
Mughini racconta un retroscena divertente a proposito di un articolo commissionato da Carlo Rossella, all’epoca direttore di Panorama.
“Fu la prima volta in vita mia che un mio testo venisse sconciato da un Kapò che aveva l’autorità da direttore. L’episodio mi lasciò un profondo grumo di amarezza”.
Come andò?
Mi telefona Rossella, un signore che ha alternativamente rapporti con Dio e con il demonio e soavemente dice ‘ti ricordi la Bonev?’. Dico ‘certo, la ragazza che imposero a Baudo al Festival di Sanremo facendogli rizzare i capelli in testa’. E lui: ‘Ha scritto un libro, vorrei che lo leggessi’
Lei come si comportò?
Leggo fino all’ultima riga, come faccio sempre. Una porcata inenarrabile. Glielo riferisco e Carlo, tranquillo: ‘va bene, fai un articolo spiritoso, valla a trovare ”.
Vado e mi trovo di fronte a una ragazza gentile, determinata, una che dava l’impressione che sbattendo contro un carrarmato hitleriano lo avrebbe ridotto a brandelli.
Poi cosa accade?
Scrivo un pezzo elegante, passano un paio di giorni e Rossella si manifesta: ‘sai, ho modificato un po’ l’articolo’.
Rimasi senza parole.
Ho sempre avuto scontri con i miei capi da Montanelli a Rinaldi.
E’ il lavoro,ma trasformare un foglio spiritoso in una semiagiografia della debuttante era troppo, quando avete rimontato il caso le cui proporzioni sono inaudite, sono tornato ad allora .
Inaudite?
Se fosse vero che l’Italia ha pagato 400.000 euro per dare una latta alla Bonev, letterariamente avrebbe la stessa valenza dell’affaire di Ruby Rubacuori.
(da “il Fatto Quotidiano“)
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