NEL CONTINENTE NERO… PRODI IN VACANZA STUDIO
L’ONU MANDA PRODI IN AFRICA PER “OCCUPARSI DEL MIGLIORAMENTO DEL FINANZIAMENTO DELLE OPERAZIONI DI PACE GESTITE DALL’UNIONE AFRICANA SOTTO IL MANDATO DELLE NAZIONI UNITE”… UN INCARICO VAGO, COME LA SUA PERSONA…SPERIAMO NON FACCIA DANNI IN QUELLE SEI SETTIMANE
Altro che cimitero degli elefanti: quando a sinistra un leader perde il bastone di comando, non rischierà più di finire i suoi giorni in Siberia, ma non si può dire che goda di ottima salute.
Dopo la mission del Fassino in Tibet, di cui si conoscevano solo, come segnali di vita, i comunicati stampa della parrocchia che periodicamente lui sfornava, ora tocca a Romano Prodi fare le valigie, dopo aver annunciato “urbi et orbi” che avrebbe fatto solo il nonno.
Probabilmente il nipotino si è rotto le balle e ha fatto una telefonata, invece che al telefono Azzurro, alla sede dell’Onu e ha detto in romagnolo ” Volete per pietà trovare un’occupazione temporanea al nonno Romano, che qua non se ne può più di sentire i suoi farfugliamenti incomprensibili?”.
Come dire di no a un bimbo, avranno pensato all’Onu e, gira che ti rigira, pensa che ti scervelli, alla fine hanno trovato dove sistemarlo, il più lontano possibile da casa.
Per sei settimane inviato nel Continente nero, paraponziponzipò, con un’essenziale missione così definita: presidente di una commissione “incaricata di occuparsi del miglioramento del finanziamento delle operazioni di pace gestite dall’Unione africana sotto l’egida delle Nazioni Unite”.
Non significa una mazza, tanto è vago il compito: se deve migliorare il finanziamento di certe operazioni, che ci va a fare in Africa che non hanno un euro? Forse sarebbe meglio bussare a quattrini là dove ci sono gli skei, fatto sta che per sei settimane sarà in Africa e poi dovrà fare il rapportino aziendale entro la fine del’anno.
Quanto costi questa vacanza studio all’Onu non ci è dato saperlo, speriamo almeno che in Africa arrivi qualche euro in più, rispetto a quanto andranno a spendere gli “inviati speciali”.
Dal Pd sono partite scariche di applausi per l’elevato incarico al Romano, forse motivate dalla gioia di toglierselo dalle palle per un mese e mezzo: in realtà l’incarico di prestigioso ha nulla.
Prodi non è un inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, nè un suo rappresentante speciale. Il personale alle dirette dipendenze del Professore ha un compito limitato nel tempo e nei contenuti.
Temendo che si perdesse o combinasse casini anche in Africa, gli hanno dato 5 commissari in veste di badanti, provenienti da Usa, Mauritius, Kenia, Giappone e Iran, in verità tutti sconosciuti e di basso profilo. Più che una missione diplomatica un gruppo di studio per esaminare le lezioni del passato e gli attuali sforzi di pace dell’Unione Africana e analizzare le possibili opzioni per migliorare la prevedibilità , sostenibilità e la flessibilità delle sue risorse, per le operazioni di pace chieste dal Consiglio di Sicurezza.
Parole in linea con l’abituale vaghezza, figlia dell’impotenza, delle varie organizzazione Onu.
Non che altri rappresentanti delle Nazioni Unite si siano fregiati di chissà quale riconoscimento, ma almeno avevano una copertura di tutto rispetto. Marttii Ahtisaari, ex presidente della Finlandia, è stato inviato dell’Onu per la crisi del Kossovo, Alexander Downer, ex ministro australiano, è stato “special advisor per Cipro, Tony Blair inviato speciale per il Medio Oriente.
Tutti e tre inseriti in strutture stabili, con budget a disposizione e una responsabilità diretta sulle missioni. Questa sa tanto di contentino, come quella di Fassino, una via di mezzo tra un viaggio di istruzione e una vacanza studio.
Noi in ogni caso ne siamo felici… per il nipotino ovvio… Sei settimane di pace se le meritava, che aveva mai fatto di male?
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