“NON ABBIATE PAURA DELLA TENEREZZA, IL VERO POTERE E’ IL SERVIZIO”: IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO AI GRANDI DEL MONDO
UNA FOLLA OCEANICA CELEBRA L’INTRONIZZAZIONE DI BERTOGLIO… PRIMA DELLA CERIMONIA E’ ANDATO IN MEZZO AI FEDELI
“Non dobbiamo avere paura della bontà , e neanche della tenerezza”. “Il vero potere è il servizio”. Bisogna “custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore”.
Durante l’omelia della Messa di intronizzazione, Papa Francesco traccia le fondamenta del suo Pontificato partendo da un forte richiamo al cuore, il pensiero rivolto ai più deboli e un appello a chi occupa ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale: “Per favore, siate custodi della creazione, dell’altro, dell’ambiente”.
Interrotto più volte dall’applauso della folla – circa 200mila persone a piazza San Pietro, costellata, sotto il sole, da moltissime bandiere colorate da tutto il mondo – il Pontefice ha voluto lanciare un messaggio di speranza: “Anche oggi davanti a tanti tratti di cielo grigio, abbiamo bisogno di vedere la luce della speranza e di dare noi stessi speranza”, ha sottolineato.
“Odio, invidia e superbia sporcano la vita”, ha continuato, “non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo”.
E’ il giorno storico dell’intronizzazione del primo Papa gesuita, del primo Papa sudamericano, del primo a chiamarsi Francesco.
Ma soprattutto è l’inaugurazione di un papato che si annuncia dirompente nei modi e nei contenuti.
Già dalle prime uscite e dai primi discorsi, papa Bergoglio ha abituando i fedeli ad uno stile semplice, affabile, e a gesti inattesi, come attendere i fedeli fuori dalla messa domenica mattina e salutarli ad uno ad uno.
Anche oggi alla messa inaugurale si è presentato con la consueta veste semplice, la talare bianca, e ha continuato a chiamarsi solo vescovo di Roma, chiedendo ai fedeli di pregare per lui.
Prima della Messa, si è immerso nella folla di piazza San Pietro.
In piedi, su una jeep bianca scoperta si è sporto per salutare i fedeli, è sceso per abbracciare un disabile, ha baciato i bambini.
E’ poi rientrato in Basilica per indossare i paramenti per la cerimonia.
E’ sceso a pregare sulla tomba di San Pietro accompagnato da rappresentanti delle chiese orientali e cattoliche (4 cardinali e 6 arcivescovi).
Sulla tomba di Pietro gli è stato consegnato il Pallio (la stola di lana con la croce rossa) simbolo del buon pastore e l’anello del pescatore.
Con tutti i cardinali concelebranti è poi uscito dalla basilica ed è ricomparso davanti alla folla per celebrare la messa.
Le prime parole le ha dedicate al Papa emerito: oggi è San Giuseppe, onomastico di Joseph Ratzinger.
Poi ha subito affrontato il tema principale, la “custodia” dell’altro, dell’ambiente, del creato. “Non dobbiamo avere paura della bontà , anzi neanche della tenerezza: il prendersi cura chiede bontà “, ha ripetuto due volte. E ancora: “il vero potere è il servizio”, soprattutto dei “più deboli e dei più poveri”.
La folla lo ha applaudito più volte e lo ha salutato gridando “Viva Francesco” al suo rientro nella basilica di San Pietro, dove al termine della Messa ha ricevuto il saluto delle delegazioni ufficiali, oltre 130, arrivate da tutto il mondo.
Presenti, fra gli altri, il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, la cancelliera Angela Merkel, il principe ereditario Felipe e la consorte Letizia, il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault, il re di Belgio Alberto II e la regina Paola, il principe Alberto II di Monaco.
La prima a salutare il Papa è stata la presidente argentina Cristina Kirchner che ha scambiato con lui una lunga stretta di mano.
Il Papa ha avuto uno scambio di diversi minuti con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con il presidente del Consiglio Mario Monti.
Anche Plaza de Mayo, a Buenos Aires, ha festeggiato l’insediamento del Papa argentino.
Un bagno di folla a distanza, con moltissima gente, in gran parte giovani, che hanno vegliato tutta la notte per poi seguire, a partire dall’alba, la cerimonia su un maxischermo.
Poco prima dell’inizio del rito, dal palco si è diffusa la voce del Papa che ha telefonato per salutare i fedeli, chiedendo loro di camminare uniti e di pregare per lui.
Una sorpresa, accolta da un boato di gioia.
Alessia Manfredi
(da “La Repubblica“)
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