OPEN ARMS, IL TRIBUNALE DEI MINISTRI RIVELA: “CONTE CHIESE A SALVINI DI FAR SBARCARE I MIGRANTI”
LO SCAMBIO DI MAIL CON IL PREMIER RIVELA LA CONDOTTA ILLECITA DEL SEQUESTRATORE DI PERSONE
È racchiuso in 114 pagine l’atto d’accusa con il quale il Tribunale dei ministri di Palermo chiede al Senato l’autorizzazione a processare Matteo Salvini (e con lui il capo di gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi indagato per gli stessi reati) per sequestro di persona e abuso in atti d’ufficio per aver trattenuto per 19 giorni a bordo della Open Arms 164 migranti soccorsi in zona Sar libica il 1° agosto scorso.
I giudici contestano innanzitutto la violazione delle convenzioni internazionali con una decisione presa in autonomia dall’allora ministro dell’Interno come si evince dallo scambio di mail con il premier Conte che spinse per far sbarcare immediatamente almeno i minori a bordo.
“La condotta omissiva ascritta agli indagati, consistita nella mancata indicazione di un Pos (porto sicuro, ndr) alla motonave Open Arms, è illegittima per la violazione delle convenzioni internazionali e dei principi che regolano il soccorso in mare, e, più in generale, la tutela della vita umana, universalmente riconosciuti come ius, scrivono i giudici
Durante i giorni in cui la nave rimase bloccata davanti a Lampedusa, più volte il premier scrisse a Salvini per sollecitare lo sbarco immediato dei minori.
Fu poi il Procuratore di Agrigento Patronaggio a ordinare lo sbarco per una emergenza sanitaria a bordo.
(da agenzie)
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