PERCHE’ SI MUORE DI PIU’ IN LOMBARDIA?
A WUHAN LA LETALITA’ MEDIA E’ STATA DEL 2%, IN VENETO DEL 2,6%, MENTRE IN LOMBARDIA SIAMO AL 10%
Mentre l’aumento dei contagi a Milano si fa sempre più terrorizzante e a Bergamo i dottori continuano a lanciare grida d’allarme, gli esperti si interrogano sul perchè si muore di più di Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 in Lombardia.
Se Barbara Palombelli dice che forse è perchè lì sono più ligi al lavoro rispetto al Sud, ieri abbiamo visto anche la sovrapposizione tra mappa dei contagi e aziende aperte in zona.
Giampaolo Visetti oggi su Repubblica spiega che gli scienziati stanno accendendo un riflettore su Bergamo e su contagi, malati gravi e morti che fa raggiungere percentuali sconosciute a Wuhan: in Cina la letalità media è stata del 2%, meno della metà in Corea del Sud, in Lombardia muore il 10% dei malati contro il 2,6% del Veneto mentre a Bergamo il 64% dei positivi ha bisogno di essere ricoverato in ospedale: una percentuale doppia rispetto ancora al Veneto.
Richard Peboy, capo squadra in Europa per le emergenze infettive dell’OMS, dice che ci può essere la risultanza di un insieme di fattori.
Nel mirino anche lo smog e le sostanze tossiche, di cui ha parlato qualche giorno fa Mario Tozzi sulla Stampa mettendo in correlazione inquinamento e deforestazione con la diffusione del virus.
Tra Lodi, Milano, Bergamo e Brescia c’è una delle più alte concentrazioni di industrie ma la correlazione tra COVID-19 e inquinamento non ha ancora evidenze scientifiche
C’è anche chi punta il dito tra virus e patologie favorite dallo smog come l’ipertensione, le difficoltà respiratorie e il diabete, che sono quasi sempre presenti nei decessi.
Di qui la distinzione tra vittime “per” e vittime “con” il Coronavirus fatta anche ieri dalla Protezione Civile che però sembra più il frutto di un esercizio comunicativo con il fine di non allarmare la popolazione, visto che nessuno può avere la certezza che chi combatteva con altre patologie non sarebbe sopravvissuto senza COVID-19.
Ilaria Capua osserva anche che Bergamo, Brescia, Cremona e Codogno in comune hanno che l’epidemia è partita dagli ospedali.
La stessa cosa era successa con SARS 1, che aveva cominciato a circolare nel sistema di condizionamento di un hotel di Hong Kong, osserva ancora Capua, che aggiunge che magari il Coronavirus può essere entrato negli impianti di areazione vecchi che hanno accelerato e moltiplicato la sua circolazione.
Poi c’è la questione sollevata dall’assessore al Welfare Giulio Gallera, ovvero la gran fetta di popolazione non mappata: anche le diagnosi non tempestive possono aver aiutato il contagio.
(da “NextQuotidiano”)
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