POTERE FORTE CON RENZI. CALTAGIRONE: “BRAVO MATTEO A NON CEDERE ALLA MEDIAZIONE”
E UNO DEGLI UOMINI PIU’ RICCHI D’ITALIA DIFENDE ANCHE MARINO
Francesco Gaetano Caltagirone si schiera con Matteo Renzi. “Sta mostrando pochissima disponibilità ad essere manipolato, e gli va riconosciuto. È dotato poi di una grande energia e di un forte desiderio di risolvere i problemi. Ed è giusto che non si arrenda a quella continua mediazione tipicamente italiana. A tavola c’è un bicchiere per l’acqua e uno per il vino. Se si mescolano i due liquidi, si ottiene una bevanda assai mediocre. Insomma, l’assidua mediazione è nemica dell’eccellenza. Soprattutto se si tratta non di idee, ma di interessi”.
In un’intervista al Corriere della Sera l’imprenditore, uno degli uomini più ricchi del Paese, patron dell’omonimo gruppo, attivo su diversi fronti dall’edilizia all’editoria (ad esempio Il Messaggero), nonchè vice presidente di Generali Assicurazioni, parla dell’Italia, ma soprattutto della sua città , Roma.
“I mali di Roma fanno parte dei mali d’Italia, e in più Roma ha i mali di Roma”. Caltagirone afferma di “soffrire assistendo alla sua attuale decadenza”, che è questione di lunga durata.
Se La Grande Bellezza è “un gran film” su Roma, la bellezza “non basta per una città contemporanea”.
Per Caltagirone “io posso avere la più bella Ferrari del mondo, ma senza carburante non mi serve a niente. Roma è sicuramente la più bella città del pianeta, ma oggi le manca il carburante. Un tempo era per esempio la sede dell’Iri, dell’Ina, della Stet, della terza banca italiana, cioè il Banco di Roma. Oggi Roma ha meno banche di una capitale di un piccolo Paese, come Lisbona o Atene”.
L’imprenditore osserva a Roma da un lato “la fine di una cultura industriale” e dall’altra “la riduzione del peso dello Stato centrale, della devoluzione di molte mansioni alle Regioni e l’emigrazione di grandi realtà fuori Roma forse non difesa abbastanza dai precedenti sindaci. Meglio Milano — aggiunge Caltagirone — al declino dell’industria ha risposto attirando terziario e servizi. Applausi”.
Caltagirone non affonda la sua critica nei confronti del sindaco Ignazio Marino.
“Quando seppi di Marino, mi sembrò l’ennesima scelta verticistica di un partito che mandava lì un proprio uomo per poterlo manovrare. Non è stato così”.
Questo perchè sebbene lo abbiano chiamato “il Marziano a Roma”, conoscendolo “non è certo un marziano. Penso — prosegue — che possa rappresentare un valore per Roma se continuerà con la sua indisponibilità a essere manovrato, se si circonderà di persone di livello che ha cominciato a fare. Sono insomma convinto che possa contribuire a moralizzare questa città , per togliere di mezzo le famose incrostazioni, dalle piccole ai grandi sistemi”.
Non apprezza tuttavia la scelta di pedonalizzare i Fori Imperiali: anzi, si dice “dispiaciuto”, perchè “poter passare ogni giorno di fronte alle radici stesse della città e di una così grande civiltà sprona a grandi cose e ne mantiene un legame vivo, attuale”.
(da “Huffingtonpost“)
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