PRIMARIE PD, GIA’ 600.000 ISCRITTI
TRENTAMILA VOLONTARI ALL’OPERA, LE PREREGISTRAZIONI PROCEDONO SPEDITE… PREPARATE 8 MILIONI DI SCHEDE
Superata quota seicentomila. Tanti erano gli iscritti censiti ieri pomeriggio dal quartier generale di Italia Bene Comune quando ancora i 6500 uffici elettorali erano aperti. Una mobilitazione in vista dell’ultima settimana prima dell’apertura dei gazebo, domenica prossima dalle 8 del mattino alle 20 di sera, che ha visto in campo quasi trentamila volontari in tutta Italia.
Una settimana, quella che sta iniziando, che sarà al calor bianco: cinque i candidati (Bersani, Vendola, Renzi, Puppato, Tabacci), ma l’attenzione si concentra sulla battaglia tra il segretario Pd e il sindaco di Firenze.
Duecentomila le iscrizioni on line, 400mila quelle cartacee, oltre 8mila gli uffici elettorali già costituiti, mille quelli che apriranno i battenti da qui a domenica.
Sei milioni le schede che verranno consegnate nei kit (seicento schede elettorali in ognuno), due milioni quelle di scorta, mentre le previsioni ufficiose del quartier generale si attestano tra i due e i tre milioni di partecipanti alle primarie.
Ma fare stime certe è impossibile, come hanno dimostrato i gazebo nel 2009 quando andarono a votare oltre tre milioni di elettori.
La preoccupazione maggiore, adesso, è il clima che potrebbe crearsi nei seggi tra i rappresentanti dei candidati.
Stavolta sono primarie «caldissime», i sondaggi raccontano di un vantaggio di Bersani che stacca Renzi di vari lunghezze ma l’esito nessuno lo da per scontato.
La battaglia è soprattutto tra il segretario e il sindaco e quest’ultimo è agguerrito. «Regole fatte per restringere e non per allargare la partecipazione», è stato il suo leit motiv durante la campagna elettorali.
Dal suo Comitato non si contano gli appelli ai rappresentati ai seggi a tenere gli occhi aperti.
«Inutili tensioni», commentano dal Comitato organizzatore, meglio sarebbe «mantenere la calma e vivere questo appuntamento come una grande festa di partecipazione del popolo di centrosinistra».
Il timore sono la valanga di ricorsi e reclami che potrebbero arrivare al Comitato dei Garanti e in via Tomacelli 146, sede del comitato Italia bene Comune.
Soprattutto nel caso in cui si dovesse andare al ballottaggio: il rush finale caratterizzato da polemiche legate ai ricorsi o ai sospetti di brogli, raccontano al Pd, sarebbe un danno prima di tutto per il centrosinistra.
E questa è la preoccupazione del segretario Pier Luigi Bersani che l’altro giorno ha invitato ad avere rispetto per la correttezza delle migliaia di volontari che garantiranno lo svolgimento delle primarie e dunque a con calare ombre di sospetto sulla regolarità del voto.
Al punto che l’altro giorno alla Leopolda è stato consegnato un vademecum: massima attenzione ai verbali (da fotografare), all’integrità delle urne, a non abbandonare il luogo dove si svolgono le operazioni di voto.
Rassicurante Laura Puppato: «Le primarie del centrosinistra, chiunque sarà il vincitore, saranno servite a far riavvicinare i cittadini alla politica», dice durante il suo tour elettorale tra Abruzzo e Puglia.
«L’altissima partecipazione agli incontri, con punte di oltre 300 persone in piccole realtà come Roseto degli Abruzzo racconta dimostra che se la politica si propone obiettivi chiari, definiti e condivisibili, e esce dalle stanze chiuse del potere può veramente riavvicinare la gente».
Anche Bruno Tabacci sulla stessa linea: «Le primarie cadono in un momento particolare e complesso e c’è bisogno di avere lucidità dopo un ventennio in cui il nostro Paese ha perso il senso della visione. Il mondo nel frattempo è cambiato e noi siamo ancora con la testa ripiegata all’indietro».
L’appello che lanciano dalla coalizione è quello di registrarsi comunque prima di domenica, per coloro che possono, recandosi presso uno degli uffici elettorali più vicini (l’elenco è pubblicato sul sito www.primarieitaliabenecomune.it) muniti del numero del seggio dove si vota alle politiche (scritto sulla tessera elettorale), dare la propria adesione al Manifesto della coalizione, un contributo minimo di due euro, e ritirare così il certificato con il quale sarà possibile votare domenica prossima e in caso di ballottaggio il 2 dicembre.
Chi si registra entro il 23 novembre potrà comunicare di voler votare in un luogo diverso, saranno facilitati i fuori sede e in ogni caso domenica ci sarà un aumento degli addetti alla registrazione soprattutto nei seggi che nella passata tornata hanno registrato una maggiore affluenza.
Se ci sarà il candidato premier o dovrà essere ballottaggio si saprà soltando domenica in tarda serata.
Leave a Reply