PROFUGHI: OGNI MINUTO VENTI PERSONE SONO COSTRETTE ALLA FUGA
A FINE 2016 ERANO 65,6 MILIONI, CON UN AUMENTO DI 300.000 CASI… OLTRE 40 MILIONI SONO SFOLLATI INTERNI E 22,5 I RIFUGIATI.. LA TURCHIA NE OSPITA 3 MILIONI… IL 55% DEI RIFUGIATI PROVIENE DA SIRIA, SUD SUDAN E AFGHANISTAN
Nel mondo nell’arco di ogni minuto che passa, 20 persone sono costrette a fuggire. Il 55% di tutti i rifugiati proviene da solo tre Paesi: Siria, Afghanistan, Sud Sudan. La Turchia, con quasi 3 milioni di profughi, è lo Stato che ne ospita di più.
E l’Italia? Nel 2016 ha ricevuto 123mila domande di protezione internazionale: il 47% in più rispetto al 2015.
Record destinato a essere battuto quest’anno: le richieste di asilo registrano infatti un ulteriore aumento del 44% nei primi 6 mesi del 2017.
E ancora: oggi oltre il 40% dei comuni italiani accoglie migranti. È quanto fotografa il “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2017”, curato da Anci, Caritas, Cittalia, Fondazione Migrantes e Sprar, con la collaborazione dell’Unhcr.
I popoli in fuga.
Alla fine del 2016 erano 65,6 milioni, con un aumento di 300mila casi rispetto all’anno precedente. Oltre 40 milioni sono gli sfollati interni e 22,5 milioni i rifugiati.
La metà è rappresentata da bambini. Il 55% dei rifugiati di tutto il mondo proviene da tre Paesi: Siria, Afghanistan, Sud Sudan. Con quasi 3 milioni di rifugiati la Turchia è il Paese che ne ospita di più. Gli Stati che hanno ricevuto il maggior numero di richieste d’asilo nel mondo nel corso del 2016 sono la Germania e gli Stati Uniti.
I rifugiati in Europa.
A livello di Unione europea, le richieste di protezione internazionale confermano invece un trend negativo già a partire dal 2016 con 1.259.955 domande (-4,8% rispetto all’anno precedente).
«Ci si attende — si legge nel rapporto — un’ulteriore flessione a fine 2017, dovuta tra l’altro alla diminuzione dei flussi dalla Libia a seguito dell’accordo siglato con l’Italia». I primi 6 mesi del 2017 confermano questa previsione con il 43,3% di domande in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La Germania rimane il primo Paese per numero di richieste con oltre 745mila casi, seguita a grande distanza dall’Italia con circa 123mila.
Il flop dei ricollocamenti.
Il programma di ricollocazione, previsto dall’Agenda europea con l’obiettivo di alleggerire la pressione dei flussi sui due principali Paesi di ingresso, Italia e Grecia, si è dimostrato fallimentare.
Infatti a fronte di 160mila ricollocazioni previste dai due Paesi, a settembre 2017 se ne sono registrate appena 29.134, di cui solo 9.078 dall’Italia.
Le richieste d’asilo in Italia.
Nel 2016 sono state presentate complessivamente 123.600 domande di protezione internazionale (+47% rispetto al 2015).
Il profilo del richiedente è: africano (70% dei casi), uomo (85%), tra i 18 e i 34 anni (80,2%).
I primi cinque Paesi di origine: Nigeria (27.289), Pakistan (13.510), Gambia (9.040), Senegal (7.723) e Costa d’Avorio (7.419).
I dati sulle richieste di asilo registrano un ulteriore incremento nei primi 6 mesi del 2017, pari al 44% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le domande esaminate dalle Commissioni territoriali nel 2016 sono state oltre 91mila, con un esito positivo nel 40,2% dei casi, mentre i dinieghi sono stati il 56,2%.
La rete dell’accoglienza.
Al 15 luglio 2017 i migranti presenti nelle varie strutture di accoglienza erano 205mila (mentre a fine 2016 risultavano 188mila).
I Centri di accoglienza straordinaria (Cas) rimangono quelli più utilizzati con 158.607 accolti, segue il sistema dello Sprar (rete d’accoglienza gestita dai comuni italiani) con 31.313 presenze e i centri di prima accoglienza con 15mila persone.
Dal 2014 al 2016 la presenza di richiedenti nei Cas è aumentata del 286,5%, mentre lo Sprar ha registrato un incremento di circa il 50%. Il sistema di accoglienza comprende il 40,5% dei comuni italiani (3.231), un terzo dei quali è situato in Lombardia (20,3%) e Piemonte (10,8%).
I rimpatri.
In Italia, a fronte di poco più di 41mila migranti rintracciati in posizione irregolare, nel 2016 i rimpatri complessivamente adottati sono stati 5.800.
(da “La Repubblica”)
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