REGIONALI LIGURIA: LA CAPOGRUPPO M5S ALICE SALVATORE, VICINA A DI MAIO, CORRERA’ DA SOLA (PER FAR VINCERE TOTI)
LA BASE HA DECISO PER UN CANDIDATO UNICO CON IL CENTROSINISTRA, LA “PRIMADONNA” VOLEVA ESSERE LEI LA CANDIDATA GOVERNATRICE SENZA ALLEANZE… ADESSO CERCHERA’ SI SOTTRARRE VOTI ALLA COALIZIONE FAVORENDO I SOVRANISTI
Sarà forse nel destino di Genova essere patria del fondatore del M5S, Beppe Grillo, ma anche teatro delle scissioni e delle guerre intestine più laceranti che la formazione pentastellata ha conosciuto nella sua (fin qui) breve storia.
Alice Salvatore, per anni la primadonna del Movimento in Liguria, tuttora capogruppo in Regione, è pronta a candidarsi da sola, contro il M5S ufficiale che ha votato per allearsi con il Pd e il centrosinistra alle prossime regionali.
È presto per dire se lo strappo ci sarà anche sul simbolo, ipotesi non da escludere almeno nelle intenzioni della Salvatore, che stamattina spiegherà le sue ragioni in un incontro convocato per la tarda mattinata.
Difficile, se non impossibile, che però possa presentarsi con il logo ufficiale dei Cinquestelle. Anzi, nel Movimento ligure chi non ha mai visto di buon occhio la sua conduzione politica dà per imminente una procedura dinanzi ai probiviri del partito, che potrebbe portare anche all’espulsione della Salvatore.
L’intenzione della capogruppo grillina, però, sarebbe quella di andare avanti comunque, magari affiancata da un altro consigliere regionale, Marco De Ferrari, da sempre vicinissimo politicamente alla Salvatore.
La capogruppo regionale ha iniziato mesi fa a mostrare la sua insoddisfazione per la strada su cui si è incamminato il Movimento in Liguria. Contraria all’alleanza con il Pd e il centrosinistra, è stata detronizzata dopo aver vinto la prima votazione on line sulla piattaforma Rousseau, sconfiggendo al ballottaggio l’ex consigliere comunale di Ventimiglia, Silvia Malivindi per il ruolo di candidata governatrice.
Sorpassata dalle dinamiche nazionali, e dalla volontà della stragrande maggioranza degli eletti liguri di tentare la riproposizione ligure dello schema giallorosso che governa a Roma, è invece uscita sconfitta dalla seconda votazione – sempre su Rousseau – che ha dato via libera alla trattativa con il centrosinistra.
La capogruppo potrebbe perciò correre in maniera autonoma, rinunciando al simbolo del Movimento e creando una propria lista.
(da “Il Secolo XIX”)
Leave a Reply