REGIONALI SARDEGNA, PIGLIARU (43,3%) VERSO LA VITTORIA, SCONFITTO (38,6%) IL PRESIDENTE USCENTE CAPPELLACCI (FORZA ITALIA)
SCARSO RISULTATO DELLA MURGIA (10,6%)… RISPETTO ALLE POLITICHE CALANO PD (- 1,9%) E FORZA ITALIA (-2,4%), SALGONO SEL (+2,2%) E UDC (+ 4,9%) … HA VOTATO UN SARDO SU DUE
Per scaramanzia non hanno ancora stappato lo spumante ma la festa è già iniziata. Toni bassi e nessun commento ufficiale, solo dita incrociata perchè lo spoglio delle ultime ore non riservi clamorose sorprese.
I fedelissimi di Francesco Pigliaru lo dicevano già dalla mattina: «Quando sarà stato scrutinato il trenta per cento delle sezioni, se il distacco da Cappellacci supererà il cinque per cento, allora potremmo dire di aver vinto senza timore di smentite».
A spoglio concluso di 978 seggi su 1.836,Francesco Pigliaru incassa il 43,16 per cento e Cappellacci al secondo posto con il 38,57.
I famosi cinque punti sono stati superati e in via Bottego, nella sede elettorale del centrosinistra, la tensione si allenta rapidamente.
Qualcuno si abbraccia, ma nessuno esulta platealmente. Le informazioni arrivavano dai seggi anche prima, ma nessuno ha osato dirlo a voce alta.
Per concludere lo scrutinio c’è tempo fino alle 19: così prevede la nuova elettorale e oltre quell’ora bisognerà impacchettare anche le schede rimaste nelle urne e consegnare il malloppo in tribunale.
Il centrodestra comunque ci crede ancora. Per il momento Ugo Cappellacci porta a casa il 38 per cento: poco più di centomila voti che però non assicurano il ritorno a Villa Devoto.
Quella di Michela Murgia è una debacle che in Sardegna in molti avevano previsto. Per lei, a capo di una coalizione con tre liste indipendentiste, a malapena il 10,35 per cento per un totale di circa 27 mila preferenze.
Pochissimi i voti anche per le altre liste autonomiste: 2,46 per cento per il Partito sardo d’azione che appoggiava Cappellacci e l’Irs che ha portato a Francesco Pigliaru solo lo 0,57 per cento.
Abbandonato il progetto indipendentista, i sardi non hanno creduto neppure al progetto della Zona franca.
E la conferma arriva dal risultato della coalizione che aveva come progetto la Sardegna senza imposte e del suo candidato Gigi Sanna (0,71 per cento dei voti) e della lista con lo stesso slogan che appoggiava Ugo Cappellacci che ha ottenuto l’1,65 per cento.
L’unica vittoria netta, schiacciante, stavolta è stata quella del partito dell’astensione: messaggio chiarissimo per la classe politica sarda.
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