RIFIUTI DA ROMA A PARMA, L’IRONIA DI PIZZAROTTI: “CHI E’ INEFFICIENTE CHIEDE SOSTEGNO…”
“SIAMO RESPONSABILI, MA AVREI GRADITO UNA TELEFONATA DALLA RAGGI”
“Chi è più inefficiente chiede sostegno a chi è efficiente ma questo è un alibi che non deve diventare un fatto sistematico. Se la Regione Emilia Romagna, rispetto alla richiesta del Lazio, valuterà di fare una richiesta formale al Comune, ritengo che sarà un tema da Consiglio comunale. Parma non si sottrae al senso di responsabilità istituzionale, ma è bene chiarire un punto: in cinque anni la nostra città ha raggiunto l’80% di raccolta differenziata, divenendo uno dei modelli di eccellenza in Italia e in Europa”Lo scrive il sindaco di Parma Federico Pizzarotti nel commentare l’ipotesi che i rifiuti di Roma possano essere smaltiti nel termovalorizzatore di Parma.
L’inceneritore costruito e gestito dall’azenda Iren, nel 2012 era stato al centro della campagna elettorale dell’allora candidato sindaco grillino che si era impegnato a evitarne l’accensione.
Cosa che invece è avvenuta e oggi, con Pizzarotti rieletto a giugno da civico, quello che i parmigiani chiamano il “camino di Ugozzolo” potrebbe andare in soccorso della Giunta pentastellata guidata da Virginia Raggi.
Una possibilità commentata anche dal segretario del Pd Matteo Renzi.
“Sicuramente chiederemo a Parma: il suo impianto è il più moderno e tecnologico, oltre ad avere una grande capacità residua di smaltimento, visto che lì la differenziata è arrivata a quota 74%” ha detto a tal proposito l’assessora regionale Paola Gazzolo. E’ infatti la Regione Emilia Romagna a gestire il flusso dei rifiuti sul territorio.
Risultato che Pizzarotti rivendica: “Se tutte le città facessero come noi non ci sarebbe bisogno di queste richieste. Questo vale per Roma, per il Lazio e per l’Emilia Romagna. Noi lo abbiamo fatto con fatica e impegno, un grazie a Gabriele Folli (ex assessore all’Ambiente, ndr), e non senza polemiche e azioni impopolari. Ed è per questo che avrei gradito una telefonata del sindaco Raggi, perchè ogni Comune può avere delle difficoltà , ma sappiamo bene che i rapporti umani e le telefonate non sono nelle corde di molti esponenti del movimento”.
A Parma la raccolta avviene con il sistema del porta a porta, i cassonetti stradali tradizionali sono stati eliminati definitivamente nel 2014 anche se in diverse parti della città le proteste per l’abbandono indiscriminato della spazzatura non mancano.
“Ritengo che questo tema debba essere affrontato a livello più alto, astraendo dai singoli Comuni, perchè se vogliamo non costruire più impianti e anzi spegnere progressivamente gli attuali servirà una compensazione tra regioni, come ora avviene tra province. Serve una politica capace di affrontare i problemi, anche quelli più difficili, piuttosto che fare proclami che poi si infrangono contro la realtà di ogni giorno. La politica – conclude Pizzarotti – deve tornare ad essere il luogo dove il realizzabile viene pianificato, e non la terra delle promesse, solo così potremo riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica”.
(da “La Repubblica”)
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