SALVINI AMMETTE: “TOTI L’HO SCELTO IO”. COME SOSTENIAMO NOI: RIXI ERA UN BLUFF
LA PAITA HA BUON GIOCO: “LIGURIA SVENDUTA, MERCE DI SCAMBIO PER VENETO E CAMPANIA”….LA CANDIDATA PD: “AVEVO SCOMMESSO UNA BIRRA CON RIXI CHE ALLA FINE SI SAREBBE RITIRATO E HO VINTO”
Non è stato Silvio Berlusconi, ma Matteo Salvini, a scegliere Giovanni Toti come candidato governatore della Liguria per il centrodestra.
Parola dello stesso segretario federale della Lega Nord. “Mi assumo l’onore e l’onere di questa scelta”, ha affermato il leader del Carroccio durante la sua visita al campo rom di via Chiesa Rossa, a Milano.
A dimostrazione che avevamo ragione noi nel sostenere da tempo che la candidatura di Rixi a governatore della Liguria era solo un bluff concordato tra i due per poter “trattare” l’appoggio di Forza Italia in Veneto, unica regione che sta veramente a cuore al leadr leghista.
Su Toti da tempo c’era l’accordo e Rixi ha solo dovuto rinunciare a quello che in realtà non aveva alcun interesse ad ottenere: in tal modo ha acquistato per trenta giorni visibilità sufficiente per farsi rieleggere in consiglio regionale con relativo stipendio.
Chi aveva compreso il gioco non sono tanto gli elettori leghisti che ancora stanno a protestare, ma anche la candidata Pd Raffaella Paita che aveva scommesso con Rixi una birra il 12 febbraio: “Scommetto una birra sul fatto che Edoardo Rixi si ritirerà . Se resta candidato gliela offro io, se cede me la offre lui”.
Oggi la Paita ha buon gioco ad attaccare Toti: “Liguria svenduta, merce di scambio per Veneto e Campania. Ora il quadro è finalmente chiaro: c’è una partita tra chi ha un progetto per il bene della nostra terra e chi la usa come merce di scambio per logiche politiche nazionali, distanti da noi”.
Anche l’attuale presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ironizza sulla scelta di Giovanni Toti: “Volevano deburlandizzare la Liguria e si sono fatti desalvinizzare da uno che non sa che Novi Ligure è in Piemonte”.
Il gioco di Salvini e Rixi di aver gabellato l’elettore di centrodestra ora però potrebbe costare caro alla Lega: sempre che la base leghista capisca in tempo di essere stata presa per i fondelli.
Il che non è detto.
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