SALVINI E IL BOOMERANG DEGLI STRISCIONI: “MATTEO TOGLI ANCHE QUESTO”, DILAGA LA PROTESTA
A CAMPOBASSO 200 STRISCIONI AI BALCONI PER CONTESTARLO, MENTRE A MILANO SI PREPARA LA PROTESTA PER IL SUO COMIZIO IN PIAZZA DUOMO DI SABATO… STRISCIONI IN ALTRE CITTA’
Dopo gli interventi della Digos e il caso di Brembate, sui social si scatena una pioggia di critiche condite da molta ironia. Milano si prepara ad accogliere il leader leghista domenica con una campagna di “lenzuoli” di protesta.
Mentre sui social, si scatena una pioggia di critiche, spesso ironiche, contro la guerra del ministro dell’Interno contro le scritte di protesta, è tutto pronto nel capoluogo milanese per la grande risposta all’episodio di Brembate.
Domenica 18 maggio, infatti, Milano si prepara ad accogliere Matteo Salvini con una protesta di lenzuoli appesi alle finestre dai milanesi che vorranno partecipare. L’iniziativa è organizzata dai Sentinelli di Luca Paladini, che per l’occasione ha lanciato l’hashtag #salvinitoglianchequesti, e da Insieme senza Muri, il cartello delle grandi manifestazioni antirazziste nel capoluogo lombardo. Numerose le adesioni in arrivo anche da cittadini di altri luoghi – Roma, Bologna, Rimini, Cagliari, Perugia – per quella che potrebbe diventare la giornata nazionale di “mobilitazione dei balconi”.
Il gesto di Brembate ha destato molte polemiche e ha aperto un dibattito sulla libertà di espressione sancita dalla Costituzione. Il Viminale sembra essere tornato sui suoi passi, richiamando i questori e disponendo la rimozione degli striscioni solo quando c’è un reale pericolo per la sicurezza pubblica.
Già oggi Campobasso accoglie il leader della Lega con 200 striscioni che campeggiano sui balconi della città , da “Campobasso schifa la Lega” a “Restiamo Umani”.
Anche a Verona, dove ieri era atteso il vicepremier leghista, uno striscione è stato esposto alla finestra di un palazzo all’ultimo piano a pochi metri da Giardini Giusti dove era previsto il comizio.
(da agenzie)
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