“SANTA MESSA CON SALVINI”, L’ULTIMA PAGLIACCIATA SOVRANISTA
AZIONE CATTOLICA PROTESTA: “LA LITURGIA NON HA PARTITI”
“Santa Messa con Matteo Salvini”. Con questo slogan è iniziato a circolare sui social un manifesto per pubblicizzare la partecipazione del leader della Lega a una celebrazione religiosa a Roma, prevista per il 21 dicembre, alle ore 18, nella chiesa della Domus Mariae, sull’Aurelia, nel complesso che l’Azione Cattolica ha dato in gestione per 15 anni al Gruppo TH Resorts, partecipato al 46% da Cassa depositi e prestiti.
Una messa in vista del Natale trasformata in un palcoscenico politico. Subito sono esplose le polemiche, ma a prendere le distanze dallo spot è lo stesso staff di Salvini. Sul manifesto fatto circolare sui social ci sono i simboli sia della Lega e che di Identità Culturale, il gruppo sovranista del Parlamento europeo.
Dal partito di Salvini fanno sapere che non è stata una loro iniziativa, tanto che quella comunicazione non è partita dai canali ufficiali leghisti, e che per quel manifesto è particolarmente contrariato lo stesso Capitano.
Non è nuovo Salvini all’uso durante i suoi comizi e nei diversi interventi fare ricorso a simboli religiosi, partendo dal rosario, ma questa volta assicurano che non voleva assolutamente strumentalizzare un evento religioso e farlo in un momento particolarmente importante per i cattolici come quello delle festività natalizie.
Il 21 a Roma, nei pressi del parco di Villa Carpegna, dove si trova la Domus Mariae, la Lega ha organizzato un incontro per lo scambio di auguri e con l’occasione Salvini ha deciso di partecipare alla messa, precisando però che lo farà e fin dall’inizio ha inteso farlo in forma assolutamente privata. §
L’ipotesi è dunque che quel manifesto imbarazzante sia stata opera di qualche leghista un po’ troppo zelante che, senza ricevere alcuna approvazione, ha preso l’iniziativa e scatenato le polemiche.
A infuriarsi però è stata anche la stessa presidenza nazionale dell’Azione cattolica, specificando che la decisione di concedere la chiesa della Domus Mariae per celebrazioni è attualmente di pertinenza del gestore dell’immobile, ma che la questione legata alle celebrazioni è comunque già da qualche tempo oggetto di un tavolo di confronto per regolare l’utilizzo della chiesa.
“È dunque evidente che l’associazione non era a conoscenza della celebrazione che è stata annunciata per martedì 21 dicembre – specificano dall’Ac – e che non ha avuto la possibilità di evitare questa situazione. È anche vero, e altrettanto evidente, che lo stesso gestore della struttura si è trovato davanti al fatto compiuto poiché non era stato messo a conoscenza di quello che sarebbe accaduto e della strumentalizzazione intorno alla celebrazione stessa”.
Dall’Azione cattolica aggiungono poi che, senza voler fare polemica politica, “resta il fatto grave della strumentalizzazione di una celebrazione liturgica che, per sua natura, non ha parti o partiti”. “Questo – concludono – è vero a prescindere dal luogo dove una celebrazione si svolge e questo ci interessa stigmatizzare”. Qualcuno insomma, forse per farsi bello agli occhi del Capitano, questa volta l’ha fatta grossa, scherzando tanto con i fanti quanto con i santi.
(da agenzie)
Leave a Reply