“SCHIFOSA BERTUCCIA AFRICANA DOVRAI NASCONDERTI DA NOI PATRIOTI, ONORE A TRAINI”: INSULTI E MINACCE ALLA RAGAZZA MODENESE DI ORIGINI TUNISINE
INSAF DIMASSI E’ IN ITALIA DA QUANDO AVEVA 9 MESI E SI ERA ESPRESSA PER LO IUS SOLI… HA DENUNCIATO ALLA POLIZIA IL DELINQUENTE RAZZISTA… A COSA PORTANO I SEMINATORI DI ODIO QUANDO NON SI METTONO IN GALERA
Si nasconde dietro il nome «Tiberio Patriota» e schermato dal profilo fake ha insultato e minacciato Insaf Dimassi, 20enne modenese di origini tunisine, studente di Scienze politiche all’Alma Mater e volto di Italiani senza cittadinanza.
È successo sotto un post pubblico sul suo profilo Facebook: il suo post attira l’attenzione e la rabbia di un utente che non è tra i suoi amici di Facebook, di cui ancora non si conosce il nome ma al quale la polizia postale, a cui la 20enne ha presentato denuncia, potrebbe risalire.
«Rassegnati brutta schifosa bertuccia africana maomettana, intanto lo ius soli non l’avrete mai ! Ma se un giorno dovesse accadere…non riuscirete mai a trovare un rifugio dove potervi nascondere da noi patrioti italiani!».
Con queste parole l’utente ha insultato pubblicamente Insaf.
Il post proseguiva poi con altre ingiurie legate al colore della pelle e come se non bastasse si chiudeva con un «Onore a Traini», l’attentatore di Macerata.
Insaf, su suggerimento anche di persone vicine, ha deciso di denunciare tutto alla polizia e lo ha fatto due giorni fa.
«Ci ho riflettuto molto – ha scritto sempre sul social – ho deciso di denunciare il soggetto che mi ha rivolto queste parole di odio e disprezzo. Sinceramente leggere quello che mi ha scritto non mi ha fatto nè caldo nè freddo, non saranno certo le parole di un fascistello da strapazzo ad intimorirmi, ma questi soggetti non possono rimanere impuniti, e per quel che mi riguarda non ci sarà mai spazio per l’odio».
Il sedicente Tiberio Patriota le aveva inviato lo stesso messaggio anche in privato rincarando la dose di insulti, salvo poi cancellare il commento pubblico, che però è gia nelle mani della Postale.
«Posso supporre – ha messo a verbale Insaf – che le attenzioni rivolte alla mia persona siano dovute al mio impegno sociale, politico e alle apparizioni sui media nazionali».
La ventenne, nata in Tunisia e arrivata in Italia quando aveva 9 mesi, è figlia di cittadini italiani che hanno però ottenuto la cittadinanza pochi mesi dopo che la figlia era diventata maggiorenne, senza quindi potergliela trasmettere.
Insaf, che è e si sente italiana a tutti gli effetti, studia all’università e lavora come cameriera nel week end pagando le tasse come ogni altro studente e lavoratore, ma domenica non potrà votare.
Anche per questo nel corso degli ultimi mesi è stata in prima linea nella battaglia per lo Ius soli, partecipando a trasmissioni e dibattiti tv. «Era capitato – racconta la giovane – che sotto qualche video della Rai in cui apparivo ci fossero commenti dispregiativi legati allo Ius soli. Non mi era mai arrivato alcun messaggio di odio diretto a me. Per questo ho deciso di denunciare».
(da agenzie)
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