SETTE ARRESTI PER TENTATO OMICIDIO, COINVOLTI APPARTENENTI AL FRONTE DELLA GIOVENTU’
AGGREDIRONO SEDICENNE: A ROMA IN PIAZZA CAVOUR “PER GIOCO”, IDENTIFICATI GRAZIE A UN VIDEO
Un video shock, scene di violenza urbana, immortalato dalle telecamere della Corte Suprema di Cassazione, mostra i volti di chi, senza un motivo, ha pestato un ragazzino di 16 anni finito in ospedale.
Per “gioco”, “per divertimento”, senza un reale motivo. Sono appartenenti al “Fronte della Gioventù” e in particolare alla sezione del movimento che si trova in via Ottaviano.
E’ di sette persone arrestate, tra cui tre minori, il bilancio dell’operazione dei carabinieri della compagnia San Pietro nei confronti di 4 maggiorenni e di 3 minorenni, ritenuti responsabili di tentato omicidio aggravato in concorso, ai danni di un 16enne, avvenuto la notte del 14 ottobre 2016 in piazza Cavour.
In poco meno di tre mesi, gli investigatori hanno ricostruito i fatti accaduti, riuscendo ad accertare che i 7 avevano compiuto “atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte del minore, colpendolo ripetutamente al capo e al volto con calci, pugni, colpi di casco, di cintura e di catena, nonche’ facendolo piu’ volte bersaglio della loro ira e colpendolo con due fendenti con un’arma da taglio”.
Luogi di ritrovo per adolescenti della Roma bene, la piazza di fronte alla Corte Suprema di Cassazione negli ultimi mesi, era spesso stata teatro di aggressioni immotivate e raid che, sostenevano i giovani che lì trascorrono il fine settimana, era una sorta di “vendetta” per motivazioni politiche. E così infatti hanno accertato i militari.
A seguito dell’aggressione la vittima era stata ricoverata all’ospedale Santo Spirito per la gravità delle ferite riportate.
A terra, davanti alla fontana in cui avvenne il pestaggio, cocci e colli di bottiglie. Le aggravanti contestate ai 7 sono quelle dell’aver agito per futili motivi, nonchè di aver commesso il reato in più di cinque persone.
I quattro maggiorenni – tre diciottenni e un ventunenne residenti nelle zone centrali della Capitale – sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre i tre minorenni sono stati collocati in tre distinte comunità .
L’appartenenza del gruppo al Fronte della Gioventù è avvenuta grazie al lavoro sinergico tra carabinieri e agenti della Digos.
“E’ iniziata così una collaborazione nelle indagini tra carabinieri e polizia coordinati dalla procura di Roma, che ha portato alla completa identificazione dei responsabili dell’aggressione del 16enne”, dicono gli inquirenti.
(da agenzie)
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